25 Novembre 2024 03:17

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25 Novembre 2024 03:17

Imperia: raffica di divieti a Porto Maurizio e al Parasio, l’amarezza dei cittadini. “Lavori non si sa quando iniziano e finiscono, residenti privati del poco parcheggio libero”

Troviamo che sia intollerabile che i cittadini vengano privati, per un tempo indefinito, dei pochi parcheggi gratuiti ancora disponibili, per lavori della durata di poche ore e non abbiamo dubbi che su zone a pagamento queste stesse operazioni sarebbero state svolte in modo ben più tempestivo – Queste le parole piene di amarezza del Comitato promotore del referendum contro il piano della sosta, in merito ai cartelli di divieto di sosta per lavori a Porto Maurizio e nel centro storico del Parasio.

Raffica di divieti a Porto Maurizio e al Parasio, l’amarezza dei cittadini

C’era una volta un mondo nel quale i divieti di sosta per il rifacimento della segnaletica stradale (e più in generale per tutti quei lavori “brevi”, cioè che vengono ultimati in poche ore), riportavano non solo il giorno ma anche gli orari di inizio e fine (es. dalle ore 08:00 alle ore 12:00).

Nel mondo di oggi non è più così, almeno con questa Amministrazione, che ha scoperto la più generica dicitura “fino al termine dei lavori” con conseguenze che, come stiamo per spiegare, sono pesantissime per la cittadinanza.

Capita infatti che, in Via Benza e Piazza Miradore (nelle vicinanze del Duomo a Porto Maurizio), siano stati apposti dei divieti di sosta per il rifacimento della segnaletica stradale, con inizio il giorno 28/08 e termine, appunto, indefinito. Al momento della stesura di questo articolo (mattina del 30/08), nessun lavoro è ancora iniziato e il divieto è stato modificato: adesso parte dal 03/09 ed è sempre privo di un termine (“fino al termine dei lavori”).

Così tutti i residenti del quartiere, i lavoratori e i turisti sono stati privati, per ben due giorni e mezzo, del poco parcheggio libero ancora disponibile a fronte di nulla. Adesso cosa succederà il 3 settembre? Se non saranno capaci di fare i lavori ci lasceranno altri due o tre giorni senza posti auto (o peggio) e poi lo sposteranno di nuovo? Per chiudere il cerchio, avendo una visione d’insieme su tutta la vicenda, sarebbe giusto che gli Imperiesi potessero sapere chi è il dirigente responsabile di tutta questa vicenda, rammentando che le sue decisioni vengono remunerate con uno stipendio di tutto rispetto.

Pochi metri sopra, nel tratto iniziale di Via Vianelli (la strada che, sempre da Piazza Miradore, sale al Parasio), è stato affisso un altro divieto di sosta (questa volta per lavori alla fognatura), con inizio il 27/08 (e termine, anche qui, imprecisato) ma anche in questo caso i lavori sono partiti solo stamattina.

Crediamo che non serva spendere ulteriori parole sul disagio che si arreca ai cittadini tutte quelle volte che si appongono divieti sui quei pochi posti rimasti ancora gratuiti dopo la modifica al piano della sosta, voluto ed imposto a furor di maggioranza (incurante delle proteste dei sui cittadini) e sul quale stiamo tentando di proporre un referendum abrogativo, che questa Amministrazione sta evidentemente ostacolando con ogni mezzo. Infatti, come abbiamo già riferito in un altro intervento, durante l’ultimo Consiglio Comunale, la maggioranza ha impedito l’approvazione del regolamento del referendum, bloccandone così lo svolgimento. Essendo evidente il disagio arrecato, ci si attenderebbe quindi maggiore rispetto, facendo in modo che la cittadinanza venga privata dei posti solo per il tempo strettamente necessario a svolgere il lavoro (per la segnaletica poche ore).

Invece, al contrario, si finisce addirittura per sovrapporre l’operatività di questi divieti con quelli in vigore, proprio da stamattina, nell’adiacente Corso Aurelio Saffi (la salita che da Piazza Marconi conduce verso il Duomo e il Parasio), per la pulizia della strada ed il taglio dell’erba. Già, perché chi ieri sera ha dovuto togliere la macchina da Corso Aurelio Saffi non ha potuto metterla in via Benza poiché la modifica al divieto in questa seconda via è stata apportata solo nella mattinata di oggi.

Troviamo che sia intollerabile che i cittadini vengano privati, per un tempo indefinito, dei pochi parcheggi gratuiti ancora disponibili, per lavori della durata di poche ore e non abbiamo dubbi che su zone a pagamento queste stesse operazioni sarebbero state svolte in modo ben più tempestivo.

Visto come stanno procedendo le cose è abbastanza logico pensare che chi ha organizzato i lavori fosse pienamente cosciente di non sapere quando sarebbe stato in grado di svolgerli e che abbia quindi chiesto (e ottenuto), divieti senza un termine al fine di “piegare” i disagi arrecati alle proprie, evidentemente molto scarse, capacità organizzative. Tale comportamento deve pertanto essere considerato non casuale ma accuratamente premeditato.

Ancora una volta questa Amministrazione dà prova di considerare i propri cittadini non come tali ma come dei sudditi. Possibilmente solo da spennare: avete notato che dopo parcheggi, autovelox e tutto il resto, le scadenze di pagamento della TARI, quest’anno, sono state anticipate di un mese rispetto agli anni passati (la scadenza della rata unica passa dal 31/10 al 30/09)”.

Il Comitato promotore  del referendum contro il piano della sosta.

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