21 Novembre 2024 13:16

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21 Novembre 2024 13:16

Pieve di Teco: incontro sulla Armo-Cantarana. “A fine 2024 la procedura di Via. Tra il 2025 e il 2026 appaltati i lavori”/Video

Si è tenuto questa mattina, presso il Teatro Salvini di Pieve di Teco, il convegno “Dalla Armo-Cantarana all’Aurelia Bis, le opere per il nuovo ponente”. Tra gli ospiti il Vice Ministro a Trasporti e Infrastrutture Edoardo Rixi, Il Presidente facente funzione della Regione Liguria Alessandro Piana, il Presidente della Provincia di Imperia Claudio Scajola e il Presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, oltre al Sindaco di Pieve di Teco Enrico Pira.

Nel corso del proprio intervento Rixi ha annunciato quello che si spera possa essere il cronoprogramma della Armo-Cantarana, ovvero procedura di Via a fine 2024 e lavori appalti tra il 2025 e il 2026.

Armo-Cantarana: l’intervista al Vice Ministro Edoardo Rixi

“Quello dell’ArmoCantarana non è più un progetto astratto, ma sta diventando una concretezza per il territorio. Ci sono dei problemi soprattutto sul versante ligure nel realizzare l’opera sul passaggio nei paesi. L’opera deve essere un miglioramento del sistema viario e non deve diventare un problema per un’area come quella dell’entroterra di Imperia che con l’aumento del traffico potrebbe avere dei disagi oltre che dei vantaggi. Però è un’opera importante perchè vorrebbe dire avere finalmente una statale, una superstrada, che ci collegherebbe con il basso Piemonte, evitando agli imperiesi di dover passare per forza sul tratto autostradale di Savona che sappiamo nei prossimi dieci anni avrà impatti sui lavori autostradali particolarmente pesanti. Con l’aumento del traffico sul terminal di Vado avrà sempre di più problemi legati alla viabilità. Avere uno sbocco diretto sul Piemonte, gestibile, sarà importante per il flussi turistici e commerciali.

Novità sull’iter? Abbiamo fatto inserire la Armo-Cantarana nel piano di Anas, quindi siamo siamo in fase di riallineamento delle progettazioni. E’ un progetto importante, perchè oltre alla viabilità, risolverebbe per noi un grosso problema che ha la provincia di Imperia e che è quello dell’acqua. Visto che all’interno della galleria c’è una falda acquifera particolarmente importante. Sapete che la provincia di Imperia, fino ad Alassio, drena l’acqua prevalentemente dal fiume Roja, con le sorgenti in territorio francese. Con il cambiamento climatico, la diminuzione della piovosità, il rischio per il futuro è di avere sempre più problemi legati alla siccità. Trovare una fonte di approvvigionamento nell’entroterra imperiese sarebbe una manna.

Sul tema delle Aurelie daremo tempi, metodi, finanziamenti, sulle opere da realizzare. Il primo lotto è sulla circonvallazione di Imperia, poi tutta la parte verso Sanremo. Per quanto riguarda la frontiera, dobbiamo cercare di migliorare il nostro sistema di collegamenti con la Francia. Ci sono grossissimi problemi, non solo il Tenda, ma anche il Monte Bianco e il Frejus dove ci sono opere in parte già realizzate, ma che i francesi non collaudano. Mi riferisco alla seconda canna sul Frejus che è finita da un anno, ma non è ancora aperta. Abbiamo problemi di lavorazioni sul Tenda dove c’è una difficoltà di relazione con il Governo Francese che di fatto manca di un Ministro delle Infrastrutture pienamente operativo ormai da 5-6 mesi.

Abbiamo lo stesso problema sul Monte Bianco, con il tema della seconda canna. E’ un momento critico. Credo sia importante in questo momento aprire una serie di confronti, non solo sulla tratta autostradale, ma anche sulla viabilità statale. Quello che ho sempre detto è che partirò con i progetti, con gli appalti, solo nel momento in cui ci sarà la massima condivisione del territorio. Le opere non si impongono, si costruiscono sul territorio. Un’opera come la Armo-Cantarana, ad esempio, ha un forte impatto nel momento delle cantierizzazioni e quindi ci deve essere un territorio che per qualche anno subirà dei disagi. Tutti vogliono la strada, ma quando poi si apre il cantiere per realizzarla nascono i problemi.

Sulla parte di progettazione della Armo-Cantarana ci sono i finanziamenti, sulla parte esecutiva i fondi si trovano nel momento in cui ci sono i progetti definitivi. Uno dei criteri che io ho sempre usato nelle opere, per cui riusciamo a fare più cose, è di non tenere i soldi fermi inutilizzati per degli anni, ma di metterli a disposizione nel momento in cui partono gli appalti. Non c’è un problema di copertura finanziaria oggi sulla Armo-Cantarana, il problema ci sarà quando saremo pronti ad andare a gara e si dovranno trovare le risorse.

Parco eolico

“Credo che sia un altro dei temi che dovrà analizzare la Regione Liguria. Io sui parchi eolici sono sempre molto perplesso perché in un territorio delicato come quello ligure andare a creare delle barriere sui passaggi dei volatili e sui nostri beni paesaggistici mi lascia perplesso. Dopodichè dobbiamo trovare un modo per produrre energia pulita. Non so se la soluzione giusta per la Liguria siano i parchi eolici, però sinceramente non è una materia di cui mi occupo direttamente e su cui sia la paesaggistica che le strutture regionali dovranno dare un loro parere.

Quello che mi rimane sorprendente in questo Paese è che da una parte ho le Soprintendenze che nelle aree industriali non mi fanno buttare giù capannoni industriali semidistrutti per metterci attività nuove e poi lasciano creare situazioni che deturpano il paesaggio. Queste sono cose che non ho mai capito del nostro Paese. Stiamo affrontando in questi giorni il tema della centrale a carbone sotto la Lanterna. Speravo che una volta chiusa quella centrale venisse smantellata, ora mi si dice che deve diventare un museo. Un museo delle brutture, avrebbe avuto più senso fare diversamente.

Il tema dei parchi eolici, credo che paesaggistica e impatto ambientale debbano avere una valutazione appropriata perchè il nostro è un territorio delicato, turistico, che della bellezza fa una delle proprie virtù, cerchiamo di tenerlo bello”.

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