A partire da oggi, domenica 1 settembre, la città di Imperia dice addio alla storica Ipsia Marconi, assorbita dal Ruffini nell’ambito del piano di dimensionamento scolastico previsto dalle norme nazionali. A comunicarlo, con una nota, il Preside del Ruffini Luca Ronco.
Imperia: l’Ipsia Marconi accorpato al Ruffini
“Care famiglie, alunni, docenti e personale ATA – scrive Ronco – il primo settembre 2024 inizia per tutti noi un nuovo percorso che ci vede protagonisti: la creazione di una nuova scuola, fortemente tecnica e professionale, nata dalla fusione di due importanti realtà storiche del territorio imperiese: l’Istituto ‘G. Ruffini’ e l’Istituto ‘G. Marconi’. Questa nuova Scuola, che per varie motivazioni porterà solo il nome del ‘G. Ruffini’, in realtà accoglierà in sé due anime profonde e radicate dell’istruzione imperiese, e con queste due anime tutti noi dovremo fondare un nuovo approccio alla missione che ci viene assegnata: formare le nuove generazioni ad essere persone, cittadini e infine tecnici capaci, pronte ad entrare con successo nella vita adulta e nel mondo del lavoro.
L’impegno che viene chiesto a tutti noi è quindi quello di collaborare assieme e creare una sola comunità scolastica, capace di rispondere alle sempre più complesse sfide della formazione e del mondo del lavoro, grazie alle molteplicità di risorse, di professionalità e di settori che da oggi rappresenteremo e che faranno del rinnovato ‘Ruffini’ un nuovo polo scolastico, un ‘Polo del Made in Italy’ che dovrà sempre più intrecciarsi con il territorio e le realtà imprenditoriali, datoriali, associative e rappresentative delle varie filiere del tessuto economico locale: informatica, amministrazione, marketing, turismo, agraria, meccanica, idraulica, elettrica, automazione industriale, costruzioni e ambiente. Una pluralità di settori fondamentali per tutta la società in cui viviamo e che lasceremo agli alunni di oggi!!
La ‘Persona‘ e il ‘Lavoro‘ saranno al centro dei nostri obiettivi, con tutto quello che attorno a questi due pilastri deve essere trattato, a partire dalla cultura della sicurezza, dalla formazione profonda e competente nei vari settori alla crescita personale dei nostri ragazzi. Ricordiamoci sempre tutti il primo principio, il primo enunciato della nostra bellissima Costituzione: L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul Lavoro; è il lavoro che ci nobilita, è il lavoro che ci rende pienamente persone e cittadini italiani, europei, del Mondo.
Concludo questo mio saluto riportando una frase del nostro indimenticabile Presidente della Repubblica Sandro Pertini, per ricordare a tutti, nessuno escluso, l’importanza della scuola per la costruzione di una società migliore, più moderna e solidale: ‘Condizione essenziale per il progresso è che all’interno della scuola, prima che altrove, maturi una nuova consapevolezza del valore ineliminabile del lavoro, delle responsabilità individuali, della solidarietà verso gli altri quali che siano le loro idee, dell’integrità verso la cosa pubblica e nei rapporti privati’. Rimbocchiamoci quindi tutti le maniche e… buon lavoro alla nostra nuova Comunità Scolastica!!”.