6 Settembre 2024 03:46

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6 Settembre 2024 03:46

Imperia: “non rinunciamo a un porto con 100 anni di storia”. Serata solidale sulla terrazza della Compagnia Maresca/Foto e Video

In breve: Lavoratori portuali, amici, esponenti del Pd imperiese e consiglieri comunali di opposizione solidali con la Compagnia Maresca

I soci della Compagnia portuale onegliese Lodovico Maresca l’hanno voluta chiamare “Serata in Compagnia”. L’appuntamento ieri sera sulla terrazza della palazzina storica della compagnia portuale.

Lavoratori portuali, amici, esponenti del Pd imperiese e consiglieri comunali di opposizione solidali con la Compagnia Maresca

La serata solidale ha avuto lo scopo di delineare delle progettualità diverse per lo sviluppo del porto di Oneglia, che guardino con maggior attenzione ai traffici commerciali, puntando ad una gestione attraverso un’Autorità di sistema portuale e non più comunale. Numerosi i partecipanti, fra cui esponenti di spicco del Partito Democratico imperiese e consiglieri comunali di opposizione.

Spiega Giovanni Zecchini, Console della Compagnia portuale Maresca: “Abbiamo lanciato questa serata dalla terrazza Maresca dove è venuta un po’ di gente e abbiamo raccolto un po’ di persone. Doveva essere una festa, ma una festa che sia un motivo di cominciare a fare dei ragionamenti per arrivare a un obiettivo e il nostro obiettivo sarebbe quello di riuscire ad entrare in un sistema di autorità regionale e quindi un piano realistico di crescita che porti anche a delle assunzioni, perché noi siamo ridotti al lumicino.

Siamo la Compagnia Portuale più piccola d’Italia con quattro soci lavoratori, però sappiamo che in Italia ci sono altre compagnie portuali, magari non con il numero nostro di soci, ma sicuramente con un tonnellaggio minore che rientrano in un sistema di Autorità Portuale”.

Insomma avere un’Autorità Portuale per affrancarsi dalla gestione da parte del Comune di Imperia?

Certamente, perché abbiamo visto cosa è successo in questi anni. Voglio fare una piccola battuta, dicendo che se a gestire il porto di commerciale di Imperia fosse stata mia madre, che fa la casalinga, sicuramente non saremmo arrivati a questa condizioni. Ormai questo è un pollaio e, nonostante viviamo come gli indiani Sioux, in una riserva, riusciamo a fare 40.000 tonnellate all’anno di traffico, con una società che fortunatamente per noi non è non è locale, ma è una società francese.

Vogliamo che parta da noi, che siamo uno dei porti più piccoli, porto con il numero diciamo di soci lavoratori più piccoli d’Italia, l’idea di provare a lanciare un ragionamento che interessi anche le altre Compagnie più più numerose, perché, ad esempio, una situazione che tutti noi abbiamo provato è quella di rimanere fermi in coda in autostrada e quindi noi diciamo perché non utilizzare il mare, perché non non togliere il traffico pesante dall’autostrada e in questa situazione il porto di Imperia potrebbe essere una tappa di un un discorso logicamente più grande e vado anche oltre la regione, perché qui il traffico va dal Portogallo alla Romania, i camion girano e quindi bisogna togliere il più possibile i tir dalle autostrade e poi c‘è l’Africa davanti a noi, c’è un mondo che può rappresentare una risorsa per il futuro.

Ecco, quindi, ci sembra stupido rinunciare ad un porto che ha una storia a quasi 100 anni e mi permetto di dire che è lo specchio della città, perché questo porto sta morendo, ma secondo noi anche questa città sta morendo e quindi il discorso che vorremmo provare a fare noi è verificare se c’è qualcuno che ha un’idea diversa di città e se c’è qualcuno che ha una diversa idea di portualità. Secondo noi sì e cercheremo di lavorare in questo senso”.

Il consigliere regionale del Pd Enrico Ioculano

Sottolinea Enrico Ioculano: “Ne abbiamo già discusso oltre l’anno mezzo fa con la Compagnia Maresca e abbiamo fatto poi degli incontri anche su Genova, per capire quelle che possono essere le potenzialità del Porto commerciale. E’ chiaro che io ritengo che ci sia una compatibilità tra le due funzioni quindi quella commerciale e quella turistica. Non capiamo l’accanimento per eliminare tutto il settore commerciale, seppur in questo momento ridotto. Ma siccome è una funzione che oggi è presente, uno può rimodellarla e diciamo portarla a termine. Quindi c’è un impegno da parte nostra come Partito Democratico, anche assieme al nostro candidato presidente Andrea Orlando, che conosce bene questo mondo, di capire assieme quelle che possono essere le condizioni, gli sviluppi, le modalità e le normative, le modalità giuridiche, che consentano una maggiore tutela alla Compagnia e l’attività commerciale del Porto di Imperia”.

Ivan Bracco consigliere comunale del Pd

Dice Ivan Bracco: “Questa è una visione che avevamo in campagna elettorale, nel programma delle ultime Amministrative, cioè il porto commerciale di Oneglia deve essere inserito nella portualità cittadina, ma, soprattutto deve essere inserito nella portualità regionale. Questo è un porto che l’attuale politica che dura da tanti anni ha tentato in tutti i modi di soffocare piano piano, togliendo aree, mettendo il parco giochi, mettendo le serate danzanti sulla banchina, in modo da piano piano soffocarlo. Io ricordo alla città, perché penso che sia un dato che i cittadini di Imperia non conoscono, che oggi il porto commerciale di Oneglia è ancora un porto di seconda classe, dunque il tonnellaggio che sta facendo con il cemento e con l’imbarco e lo sbarco di imbarcazioni lo porta a un tonnellaggio che è considerato porto di seconda classe e questo vuol dire che pur con tutte le attività che l’Amministrazione comunale ultima ancor di più sta facendo per soffocarlo, il porto resiste. Noi stiamo lavorando e penso che ci saranno degli ottimi risultati per portarlo di nuovo a essere un porto commerciale della Liguria e convivere benissimo col porto turistico, che deve essere ultimato e speriamo che venga ultimato con delle modalità che portino ricchezza alla città”.

Lucio Sardi consigliere comunale di Alleanza Verdi Sinistra

Dice Lucio Sardi: “Intanto una testimonianza di vicinanza alla battaglia dei portuali e del mondo della portualità imperiese. Siamo qua a sostenere un progetto per rilanciare il porto commerciale di Oneglia che tale è e che invece l’Amministrazione comunale sta facendo di tutto per cancellare, soffocare, eliminare dal campo, per i soliti interessi speculativi. Noi abbiamo un’altra visione e stiamo lavorando su questo”.

Cristian Quesada, segretario provinciale del Partito Democratico

Sottolinea Cristian Quesada: “A differenza dell’Amministrazione comunale di Imperia e di Scajola, noi non consideriamo che questa sia una battaglia di retroguardia di un pezzo, diciamo così, di nostalgici. Consideriamo che abbiamo due modi diversi di intraprendere lo sviluppo di questo territorio e di questa città. C’è chi pensa che qui debbano sorgere probabilmente diciamo complessi immobiliari, insomma delle situazioni edilizie e c’è chi, invece, pensa che ci vada un modello di sviluppo diverso e che il porto debba continuare a esistere e abbiamo bisogno di investimenti e quindi siamo qui questa sera per confermare con la nostra presenza ovviamente l’impegno in queste elezioni regionali nei confronti della Compagnia, nei confronti dei tanti amici che erano qui questa sera, per dire chiaramente che saremo al loro fianco nei prossimi mesi per combattere questa battaglia con loro e per credere in un modello di sviluppo diverso rispetto a quello di Scajola”.

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