I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Imperia, durante il periodo estivo, hanno intensificato l’attività volta al contrasto dell’evasione fiscale nella consapevolezza che essa distorce la concorrenza, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e genera iniquità, sottraendo risorse che dovrebbero essere destinate alle fasce sociali più deboli, nonché a contrasto del sommerso da lavoro, che ricomprende tanto le irregolarità riconducibili a un rapporto di lavoro non dichiarato (il cosiddetto “lavoro nero”), quanto le situazioni di regolarità soltanto formali a fronte di un salario e di condizioni lavorative diverse da quelle contrattualizzate (il cosiddetto “lavoro irregolare”).
Così, in concomitanza dell’inizio del periodo estivo e del maggior afflusso di turisti, i finanzieri di tutti i Reparti del Corpo presenti nella provincia, hanno eseguito alcuni piani coordinati dal Comando Provinciale Imperia nel corso dei quali sono stati controllati 229 esercizi commerciali operanti prevalentemente lungo la costa della riviera dei fiori, constatando oltre 100 violazioni in materia di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi telematici (scontrini e ricevute fiscali) e individuando, a fronte di 940 lavoratori identificati, 39 “in nero” o irregolari.
L’azione posta in essere dalle Fiamme Gialle è stata rivolta alla difesa delle libertà economiche dei cittadini per affermare i principi di legalità, giustizia ed equità e a contrasto del lavoro nero, il quale arreca danni all’intero sistema economico nazionale perché sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori e compromette la leale e sana competizione tra imprese.