IMPERIA – Nel corso della sera di ieri, 11 ottobre, i militari della Stazione Carabinieri di Imperia, hanno sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria con obbligo di permanenza in casa nelle ore notturne le persone sotto elencate per furto aggravato in concorso. Le attività delittuose sono state perpetrate ai danni di n. 9 Bar tra Imperia e Diano Marina, nei mesi di maggio e giugno ultimi scorsi, attraverso la manomissione del sistema di ricezione ed erogazione di denaro delle slot machines presenti all’interno.
I soggetti nei cui confronti sono scattate le misure si identificano in:
- U. A. C., classe ’91,pregiudicato rumeno, domiciliato in San Bartolomeo al Mare (IM);
- M. M., classe ’80, rumeno, incensurato, residente a Milano;
- S. I. E., classe ’88, rumeno, incensurato, residente nel milanese;
- S. S., classe ’74, pregiudicato rumeno, residente nella provincia di Cremona.
In particolare, i Carabinieri, dopo aver ricevuto una serie di denunce, nelle quali poteva essere solo supposto il modus operandi dei predetti, hanno effettuato una serie di accertamenti, verificando anche i fotogrammi estrapolati dalle telecamere di sorveglianze delle cennate attività commerciali, e raccogliendo le testimonianze di numerose persone, riuscendo così ad individuare i componenti della “banda”, cui sono stati addebitati i diversi colpi portate a termine in città.
Le slot machine oggetto di manomissione sono di diversa natura così come di diversa tipologia è il mobile che racchiude all’interno la scheda e gli hoppers. Gli hoppers, comunemente definiti erogatori di moneta, sono quegli strumenti meccanici che si trovano all’interno della slot e che servono all’erogazione dell’eventuale vincita.
Gli hoppers sono gestiti dalla scheda elettronica tramite un software che, in caso di vincita, invia un segnale alla scheda madre per far si che avvenga l’erogazione.
Visto l’importanza di questi erogatori, due per ogni slot, essi sono posti anteriormente alla slot in posizione tale da impedire che si possa accedere agli stessi con facilità. Gli investigatori sono riusciti a capire come sia stato possibile effettuare gli scarichi anomali con conseguenti manomissioni.
Il soggetto , per poter manomettere gli hoppers, è “costretto a giocare” in attesa di una vincita anche di modestissima entità. Appena ciò avviene, visto che è il giocatore che deve selezionare il tasto di erogazione vincita, il soggetto tramite un attrezzo di metallo molto flessibile, lungo e sottile, agendo su una delle due estremità, riesce ad interagire sul sensore bloccando lo switch e permettendo la fuoriuscita di monete non conteggiate.
Ciò è possibile tenendo l’attrezzo in posizione tale da non permettere la chiusura dell’erogatore e, selezionando il tasto vincita, l’hopper inizia a scaricare le monete avviando un processo di anomalia riconosciuto anche visivamente dalla schermata contabile, dove si evince , nella sezione “eventi” la manomissione ed il problema relativo all’erogazione.
Questo processo compromette la normale attività dell’apparecchio che continua ad erogare moneta in eccesso rispetto alla vincita realmente effettuata, ai danni dell’esercente e del gestore delle slot machines.
Tale inibizione, si associa alla perdita di segnale video, con conseguente interruzione dell’erogazione di moneta quindi il soggetto è costretto a spegnere l’apparecchio dopodiché può continuare a ripetere l’operazione fino a svuotamento completo degli hoppers.
E così, con poche monete da un euro i malfattori riuscivano a svuotare gli erogatori di monete allocati all’interno delle slot machines, utilizzando attrezzi e arnesi artigianali sequestrati dai carabinieri della Stazione di Imperia. I colpi complessivamente avevano fruttato alla banda circa 8000 euro.
Qualora altri esercenti avessero subito furti di questa tipologia possono rivolgersi presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Imperia per ricevere le delucidazioni del caso o per effettuare segnalazioni.
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