È ripreso questa mattina, dinnanzi al Presidente della Sezione Penale e della Corte d’Assise del Tribunale di Imperia Carlo Alberto Indellicati, il processo che vede sul banco degli imputati il 73enne Salvatore Aldobrandi, accusato di omicidio per la morte di Sargonia Dankha, la 21enne scomparsa il 13 novembre 1995 a Linköping, città della Svezia a 200 chilometri a sud di Stoccolma. La prima testimone a prendere la parola in videoconferenza dal tribunale di Linköping, in Svezia, è stata Negin, amica dell’epoca di Sargonia, che, visibilmente commossa, ha ricordato gli ultimi momenti trascorsi insieme prima della scomparsa.
Non essendo arrivata una risposta nei tempi auspicati, il processo prosegue a Imperia. I testimoni residenti in Svezia verranno sentiti da remoto con la collaborazione delle autorità svedesi.
La testimonianza di Negin
Conosceva Sargonia?
“Sì, rispetto a quando è scomparsa la conoscevo da 6 mesi/1 anno circa. Mi ricordo che era lunedì quando scomparì, era autunno. Poi ero stata sentita dalla polizia svedese”.
Quando ha visto Sargonia per l’ultima volta?
“L’ho vista giovedì o venerdì prima della scomparsa. Era nel suo nuovo appartamento dove aveva appena traslocato. C’era anche il suo nuovo fidanzato, ma non mi ricordo il nome. A un certo punto è arrivato un signore più vecchio e noi abbiamo nascosto il nuovo fidanzato. Ho aperto io la porta. Era una persona che perseguitava Sargonia. Ha fatto un giro nell’appartamento. Gli avevo chiesto di andare via. Ricordo la sensazione di malessere vicino a lui. Lui aveva chiesto di non dire a nessuno che era entrato, ma io lo dissi a Sargonia e lei le disse di dirgli di uscire subito.
Per me questo momento è molto difficile, sono commossa a ricordare quegli eventi. Salvatore aveva chiamato i genitori di Sargonia dicendo che la figlia stava facendo sesso di gruppo nella casa nuova. I genitori che sono arrivati a tarda notte arrabbiatissimi, i hanno voluto parlare da soli con la figlia.
È stata l’ultima volta che l’ha vista?
“Poi non l’ho più vista. Lunedì avevamo appuntamento per mangiare fuori”.
Cosa ricorda di Salvatore?
“Salvatore diceva cose aggressive e minacciose. Non mi piaceva come persona. Lui considerava Sargonia come una sua proprietà. Ricordo che la minacciava.
Quando Sargonia mi iniziava a parlare di Salvatore io le facevo capire che non volevo ascoltare, perchè la ritenevo una relazione non sana”.
Tra i testimoni anche Richard Broni, un amico di Sargonia che fu l’ultimo a vederla, il giorno della sua scomparsa, mentre lui si trovava con due amici al McDonald’s di Linköping.