Il vicesindaco di Imperia, Giuseppe Fossati, interviene con una nota per replicare alle critiche mosse dai consiglieri di minoranza del Partito Democratico, Ivan Bracco, Loredana Modaffari e Daniela Bozzano, in vista della visita (poi annullata per motivi familiari) del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Imperia: vicesindaco Fossati bacchetta i consiglieri del PD
Ieri ho letto la lettera aperta al Presidente della Repubblica (!) di tre consiglieri del PD. Confesso, pensare che Bracco, Modaffari e Bozzano, con la loro aria truce e severa, scrivessero al Presidente della Repubblica, sulle prime mi ha suscitato un moto di ilarità ed ho pesato ad uno scherzo.
A tutto, anche alla megalomania, c’è un limite. Però, pensare ai tre, insieme, intenti a scrivere “questa nostra” al “Caro Presidente della Repubblica””, mi ha fatto venire in mente la nota scena di Totò e Peppino e mi ha strappato un sorriso.
Poi, però, nel continuare a leggere la “lettera aperta”, sono rimasto disgustato, da cittadino imperiese, nel veder dipinta la nostra città come una specie di cloaca in declino, come una “nave marcia di ruggine” (testuale), abitata da mentecatti senza lavoro, senza casa e senza futuro, costretti ad emigrare, oppressi da una sorta di Sceriffo di Nottingham beffardo che gode a vessare povera gente in miseria.
E’ vero, sono di parte. Sono di parte perché sono innamorato della nostra Città e, forse perché la guardo con gli occhi di un innamorato, la vedo come il posto migliore dove vivere, molto migliorata rispetto al recente passato e, certamente, con un grande futuro.
E’ vero, sono un ottimista. Sono un ottimista perché, dovunque mi trovi, dal Parasio alla Marina, dai Peri a Santa Maria Maggiore, da Calata Cuneo a Montegrazie, dalla Foce alla cima del molo di Oneglia, o dovunque vi venga in mente, mi guardo intorno, vedo il bello intorno a me, vedo il lato positivo di ogni situazione e, ogni contesto, vedo le opportunità che possono scaturire anche dai momenti di difficoltà.
Certo, non sono cieco e sordo. So bene che ad Imperia vi sono alcuni problemi e vi sono molte cose da migliorare, che vi sono persone in difficoltà e che vivono una quotidianità difficile.
Tuttavia, la rappresentazione di Imperia come una “nave marcia di ruggine” abitata da mentecatti alla fame, oppressi e vessati, proprio non l’accetto. Non l’accetto perchè, oltre che ridicola, è falsa.
Imperia è una Città dove si vive bene, dove c’è un benessere diffuso, dove l’ascensore sociale non trova ostacoli di classe, censo, religione o cultura. Non è una cosa da poco.
Un Città dove tutti, se si impegnano ed hanno capacità, possono emergere ed aspirare ad un ruolo nella società.
Una Città attenta ai più deboli ed a chi è in difficoltà, che non lascia indietro nessuno, che ha, da sempre, servizi sociali ed educativi di eccellenza assoluta.
Una Città tutt’altro che in declino.
Una Città dove non c’è lo Sceriffo di Nottingham, ma amministratori capaci ed onesti, democraticamente eletti a larga maggioranza poco più che un anno fà, che, facendo del proprio meglio, con tutti i limiti che ciascuno di noi ha, ha avviato e concluso opere che stanno cambiando il volto della Città.
Certo, cari colleghi del PD, si tratta di un approccio mentale. C’è chi pensa positivo, guarda al futuro con fiducia, vede il bello, cerca il bello ed apprezza il bello, e chi, in una bellissima piazza, guarda per terra per cercare di trovare una piastrella scheggiata.