“Nella Diano Marina governata da Za, oltre all’odore di fogna, a strade e marciapiedi indecenti e a cestini in estate quotidianamente come quello nella foto, esistono altre due incrollabili certezze.
La prima, è che appena qualcuno (e lo facciamo, convintamente, soltanto noi!) osa tirare in ballo la Gm del suo amico e sodale Surace, succede il putiferio: toni accesi, post, comunicati stampa, nervosismo palpabile insomma.
La seconda è che il Sindaco (così come gran parte della maggioranza) non riesce proprio a non attaccare sul personale. È più forte di lui, sarà invidia, gelosia, o chissà cos’altro ma appena deve difendersi da critiche circostanziate e dimostrate, insulta e prova a schernire, addirittura irridendo.
La verità vera, dimostrata e dimostrabile ancora quando vuole, caro Sindaco, è che la mozione sulla festa privata della Gm al porto aveva l’intento di evitare che proseguisse questo sperpero di denaro pubblico usato da Surace per imbandire tavolate con prelibatezze a cui voi, da anni, invitate chi volete per discutere anche a tavola della perenne campagna elettorale che vivete (del resto è il vostro lavoro, no?).
Glielo dico ancora una volta: non si possono usare soldi pubblici per quel tipo di evento! È una responsabilità erariale grossa come una casa, non equiparabile a nessun evento istituzionale.
Ma su questo dirà l’ultima parola la Giustizia Contabile.
Il fatto di proporre per il futuro un utilizzo diverso di quelle ormai centinaia di migliaia di euro spesi in 13 anni di cene Suraciane (si vanta anche, mah) significava tranquillizzare le associazioni che hanno sede sul porto (tutte) che ci possono essere utilizzi da parte del concessionario Gm che possano tutelare e sostenere le attività, i mezzi e le sedi delle associazioni così come purtroppo mai è stato fatto finora.
L’utilizzo del termine “contributo”, come ho peraltro spiegato nella presentazione della
Mozione, era per cercare di far capire anche a lei questi concetti, e non era un esercizio etimologico e tecnico (ma non ero io il professorino?) sull’utilizzo di quel termine nella disciplina degli enti locali.
È stato un tentativo vano, pazienza.
Ma fin qui eran tutte certezze, come dicevamo.
La cosa che mi spiace di più, invece, è stata quella che, con la disonestà intellettuale che ormai comincia a contraddistinguerla, invece di riconoscere il nostro impegno a vantaggio della città (e anche vostro!) su ormai diverse pratiche importanti ( regolamento rifiuti ritirato grazie a noi per errori nelle sanzioni, ratifica variazione di bilancio presentata in ritardo e approvata dopo la nostra uscita, regolamento oggetti rinvenuti emendato da noi per l’approvazione, regolamento scuolabus ritirato grazie a noi per inserimento tariffe ai disabili, e molte altre), e soltanto per provare a difendere il suo amichetto Surace, si faccia vincere dall’ira e si arrampichi su questi specchi così scivolosi.
Mi ascolti almeno una volta: si occupi e preoccupi della sua maggioranza ormai in frantumi per carenza di un leader che riesca a gestirla e non continui a pensare che i Dianesi siano tutti stupidi e non conoscano come funziona il vostro “sistema”.
E poi non continui a giudicare un’opposizione che le farà anche fare soltanto brutte figure, ma che comunque, nell’interesse della città, come abbiamo detto prima, poi alla fine vi aiuta, nonostante tutto, e anche tanto.
E si ricordi ancora, non sottovaluti i Dianesi: non sono affatto scemi. Dovevano solo sbatterci la testa.”
