Due coniugi imperiesi rischiano seriamente di veder demolire la propria abitazione indipendente ubicata in via Diano Calderina per un vizio di carattere amministrativo.
Una situazione paradossale quella in cui si trovano marito e moglie, appesi al parere di un legale nominato dal Comune di Imperia (Mario Piciocchi, per un corrispettivo pari a 2.283,84 euro) per “la richiesta di parere pro veritate in relazione all’accoglimento di uno SUA seguito di annullamento giurisprudenziale di titolo edilizio”. Nel dettaglio, il legale dovrà stabilire se si tratta di vizi formali/procedurali o di vizi di merito, questi ultimi non sanabili in nessun modo.
Se il parere dovesse risultare negativo in merito all’accoglimento del SUA (Strumento Urbanistico Attuativo), il Comune si troverebbe costretto a dare il via ai decreti di demolizione. In caso contrario i due coniugi potrebbero tirare un sospiro di sollievo e “sanare” i vizi amministrativi.
LA RICOSTRUZIONE
I fatti risalgono al 2004. I due coniugi imperiesi presentano domanda in Comune per la demolizione di alcuni fabbricati e la costruzione di un’abitazione. La richiesta viene esaminata e accettata e vengono rilasciate tutte le regolari licenze edilizie. Un vicino di casa della coppia, però, a lavori ormai ultimati, impugna il provvedimento di rilascio delle licenze edilizie.
Il Tar, a sorpresa, annulla le licenze e i successivi ricorsi della coppia non raggiungono i risultati sperati. Prima il Tar e poi il Consiglio di Stato confermano l’annullamento delle licenze. Unica soluzione possibile per sbrogliare la matassa, la presentazione, da parte dei coniugi, di un piano particolareggiato atto a regolarizzare l’intera area. L’ufficio Urbanistica valuta di demandare la decisione finale alla Giunta.
A riguardo, pero, il Sindaco Carlo Capacci, contattato da ImperiaPost, aveva spiegato: “Il provvedimento del settore Urbanistica non è mai passato in Giunta. Sono stato io stesso a non volerlo discutere, in quanto ritengo non sia materia di competenza di una Giunta Comunale. Saranno i tecnici degli uffici a prendere una decisione”.
La palla è passata dunque agli uffici del settore Urbanistica, chiamati a prendere una decisione definitiva, previo un parere della Regione Liguria che, però, si è rivelato interlocutorio. Per questo motivo il Comune ha deciso di nominare un perito che stabilisca se il piano particolareggiato possa o meno essere accettato.