L’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola ha partecipato oggi all’incontro, organizzato da Confindustria Genova in collaborazione con le sedi di Imperia, Savona e La Spezia, per presentare il bando regionale ‘Abilità al Plurale 3’.
Si tratta di un’iniziativa dedicata all’inserimento o al reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione e di emarginazione sociale.
15 milioni di euro lo stanziamento economico a valere sul Fondo sociale europeo 2021/2027.
“Un provvedimento davvero significativo che si rivolge alle fasce più deboli e disagiate – ha spiegato Scajola-. Con questo avviso si potrà dare vita a progetti integrati di orientamento, formazione, tutoraggio oppure garantire borse lavoro e bonus assunzionali. Una grande opportunità, non solo per chi vive delle difficoltà, ma anche per le aziende che potranno promuovere l’inclusione con supporti economici importanti. Rispetto alla seconda edizione abbiamo aumentato la disponibilità economica per le azioni finalizzate all’inserimento lavorativo, da 10 a 15 milioni di euro, e ampliato la platea di possibili destinatari riducendo l’età minima da 18 a 16 anni – ha proseguito l’assessore-. Siamo convinti di poter dare nuove possibilità a tante persone, sottolineando come una delle priorità di questa amministrazione regionale sia e sia sempre stata quella di non lasciare nessuno indietro”.
Le candidature per la nuova edizione possono essere presentate ad Alfa (Agenzia ligure per la formazione, il lavoro e l’accreditamento) entro il 18 ottobre. Possono essere finanziati progetti per un costo complessivo dai 100mila ai 700mila euro e a presentarli potranno essere partenariati, composti da un massimo di sette soggetti, già esistenti o creati appositamente con competenze ed esperienze diversificate.
I destinatari delle azioni di Abilità al Plurale 3 sono disoccupati, inoccupati e inattivi maggiori di 16 anni ricompresi in cinque diverse aree di disagio sociale: disabilità psichica, fisica e sensoriale; immigrati, richiedenti asilo, donne vittime di violenza; soggetti affetti da dipendenze; soggetti in esecuzione penale ed ex detenuti; persone inquadrate nei fenomeni di nuova povertà, senza fissa dimora, prive di dimora o di titolo di studio.
Tra le azioni ammissibili nei progetti, tutte finalizzate allo sviluppo di abilità che possano portare a un inserimento occupazionale, vi sono: orientamento, formazione compresa quella relativa alla lingua italiana per gli stranieri, tutoraggio, tirocini, borse lavoro, bonus assunzionali, attività seminariali e di affiancamento per i destinatari e le loro famiglie.