L’avvocato Alberto Pezzini, del foro di Imperia, ha presentato un nuovo ricorso alla Prefettura per contestare una multa elevata dall’autovelox sito sull’Aurelia Bis, a Sanremo, e in uso alla Polizia Provinciale. Si tratta di uno dei primi ricorsi, a Imperia, dopo l’ordinanza della Cassazione che, respingendo un ricorso del Comune di Treviso, ha stabilito che gli autovelox per essere legittimi devono essere approvati e omologati.
Imperia: multa autovelox Sanremo, ricorso al Prefetto
L’avvocato Pezzini, dopo aver sollevato un primo motivo di ricorso relativo al superamento dei termini per la notificazione della violazione, si è soffermato sulla mancata omologazione dell’autovelox.
“L’ordinanza n. 10505/2024 della Corte di Cassazione II Sezione Civile pronunciata in data 29.02.2024 – scrive l’avvocato Pezzini nel ricorso – afferma che è sempre annullabile la multa per eccesso di velocità quando la presunta violazione sia rilevata da un dispositivo, cd. autovelox, ‘approvato’ ma non ‘omologato’ poiché le finalità e la natura delle rispettive procedure sono differenti.
Requisiti di validità dei dispositivi per la rilevazione della velocità sono: approvazione, taratura ed omologazione. L’art. 142 co. 6 CdS lo dice chiaro e tondo e la Polizia Provinciale è obbligata a conscere questa evidenza: ‘Per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature debitamente omologate anche per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati’.
Nel verbale in oggetto sono indicati dati precisi relativi all’approvazione ed al certificato di taratura, diversamente non vi è alcuna indicazione specifica circa l’omologazione dello stesso. La totale mancanza del requisito dell’omologazione rende la misurazione rilevata dal dispositivo non a norma di legge eppertanto illegittima e/o nulla e/o annullabile”.