Due condanne per un totale di 11 anni. E’ questa la pena inflitta dalla giudice per le udienze preliminari del tribunale dei minori di Genova Nicoletta Guerrero ai due giovani, all’epoca dei fatti minorenni, coinvolti nell’inchiesta Ares che ha portato allo smantellamento del clan ‘ndranghetista di Domenico Gioffrè operante nel comprensorio dianese.
Diano Marina: operazione Ares, chiesti 11 anni per i due minorenni del clan
Nel dettaglio, un primo giovane, all’epoca dei fatti 16enne, è stato condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione. Prese parte al commando che nel 2021 venne incaricato di punire uno spacciatore per il mancato pagamento della cocaina. L’uomo venne tradotto in casa di Gioffrè, a Diano Castello, legato, picchiato e minacciato di morte (“ti spariamo in testa“). In ginocchio aveva dovuto chiedere scusa e per ripagare il suo debito il clan intestò il suo scooter a un affiliato del clan.
Al giovane, che oggi ha 19 anni, è difeso dall’avvocato Luca Ritzu ed è stato giudicato con la formula del rito abbreviato, sono state contestate estorsione, lesioni, associazione a delinquere, detenzione di armi e spaccio. Si trova in un istituto minorile dal momento dell’arresto.
Un secondo giovane, Antonino Laganà, è stato invece condannato, sempre con la formula del rito abbreviato, a 3 anni e 4 mesi di carcere. Gli venivano contestati alcuni episodi di spaccio commessi quando non aveva ancora compiuto 18 anni. Difeso dall’avvocato Marco Bosio, Laganà, attualmente detenuto presso il carcere di Opera, figura imputato anche nel processo madre contro il clan Gioffrè. Per lui chiesti 14 anni.