27 Settembre 2024 01:01

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27 Settembre 2024 01:01

Imperia: Consiglio boccia la mozione del consigliere Sardi contro l’Autonomia Differenziata. “Maggioranza mostra ancora una volta la propria incapacità ad affrontare un confronto politico”

Con 16 voti contrari, 2 astenuti e 9 favorevoli, è stata di fatto bocciata la mozione presentata dal consigliere di minoranza Lucio Sardi (Alleanza Verdi e Sinistra), contro la legge 86/2024 sull’Autonomia differenziata.La discussione è avvenuta nella serata di ieri, 19 settembre, durante la seduta del Consiglio Comunale di Imperia. Tra i voti favorevoli anche quello della consigliera del Gruppo Misto Laura Amoretti.

“La maggioranza “civica” di Scajola ha mostrato ancora una volta la propria incapacità ad affrontare un confronto politico aperto su un tema fondamentale per il futuro del sistema istituzionale del nostro paese – Queste le parole cariche di amarezza del consigliere Sardi alla luce della vicenda in Consiglio.

Imperia: bocciata mozione contro Autonomia Differenziata. L’amarezza del consigliere Lucio Sardi

“La maggioranza “civica” di Scajola ha mostrato ancora una volta la propria incapacità ad affrontare un confronto politico aperto su un tema fondamentale per il futuro del sistema istituzionale del nostro paese. Di fronte ad un giudizio sul progetto di secessione silenziosa che la legge Calderoli ha messo in atto, ha da un lato cercato di sposarne gli obiettivi con l’intervento della componente “leghista” della maggioranza che si espressa con l’intervento del consigliere Fiorentino e dall’altra di prenderne un po le distanze con l’intervento “forzista” del consigliere Volpe. 

Peccato che poi allo stringere è valsa la solita regola del fortino Scajolano che può consentire il dissenso solo sotto forma di assenza dal voto e la maggioranza ha votato “compatta” contro la mozione.

 Il tutto nell’assoluto silenzio del sindaco Scajola, che di notte tesse le trame politiche attribuendosi poteri da Superman come nel caso della scelta della candidatura di Bucci, mentre alla luce del sole della discussione su una riforma che mette in discussione la tenuta dell’unità nazionale, si riduce ad un anonimo e silenzioso Clark Kent che cerca di non far notare la sua presenza sulla poltrona in consiglio comunale”.

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