Volano gli stracci in casa Fratelli d’Italia, il coordinatore circolo territoriale città di Imperia Giossi Massa annuncia la sua candidatura a sostegno di Marco Bucci presidente della Regione ma al di fiori delle liste del partito di Giorgia Meloni.
“…non essendo stato coinvolto nelle valutazioni – scrive in nota stampa Giossi Massa – né preso in considerazione pur essendo il commissario cittadino di Fratelli d’Italia della città di Imperia (capoluogo di provincia), mi trovo in dissenso dall’atteggiamento con cui si è giunti a tali decisioni”.
Regionali Liguria: Fratelli d’Italia, il coordinatore cittadino Giossi Massa sbatte la porta e si candida con Bucci
L’appoggio a Bucci:“Nutro una grandissima stima nei confronti del Sindaco Marco Bucci, per la sua storia manageriale e per la sua capacità di amministrare. Per queste ragioni lo sosterrò in maniera convinta e attiva portando il mio piccolo contributo affinché sia eletto Presidente della Regione Liguria.
Comunico altresì che, ferme restando la grande ammirazione e dedizione nei confronti del Presidente Giorgia Meloni, stanti le scelte deliberate dai nostri dirigenti locali circa la composizione delle candidature per le imminenti elezioni regionali della Liguria, non essendo stato coinvolto nelle valutazioni né preso in considerazione pur essendo il commissario cittadino di Fratelli d’Italia della città di Imperia (capoluogo di provincia), mi trovo in dissenso dall’atteggiamento con cui si è giunti a tali decisioni.
Per questo motivo mi preme affermare che, pur rimanendo convintamente legato agli ideali cari a Fratelli d’Italia, ho deciso che appoggerò, candidandomi a consigliere regionale, la lista civica Orgoglio Liguria – Bucci Presidente, sperando di poter contribuire alla vittoria del centrodestra alle prossime elezioni regionali”.
Secondo i bene informati la posizione di Massa era stata messa in discussione già nei mesi scorsi, ora dopo il coordinatore del dianese Francesco Bregolin, Fratelli d’Italia sembra destinato a perdere un altro pezzo da 90. All’origine degli addii una gestione troppo verticistica del partito?