Oggi, mercoledì 25 settembre, nel Tribunale di Arezzo, si terrà una nuova udienza per la causa civile legata alla morte della giovane studentessa imperiese Martina Rossi, precipitata dal 6° piano dell’Hotel Sant’Ana di Palma de Maiorca, mentre era in vacanza con le amiche, nel tentativo di fuggire a uno stupro.
Il Tribunale di Arezzo dovrà quantificare il risarcimento ai genitori di Martina da parte di Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, condannati per la sua morte
La causa civile è relativa ai danni che Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi, che nell’aprile del 2021 sono stati condannati a 3 anni di carcere, dovrebbero risarcire ai genitori di Martina, Bruno Rossi e Franca Murialdo. La difesa dei genitori di Martina ha quantificato il risarcimento intorno al milione e 200 mila euro, che sarebbero poi destinati all’Associazione Martina Rossi, che si occupa di iniziative di beneficienza e contro la violenza sulle donne.
Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi,nel marzo scorso sono stati definitivamente scarcerati, e affidati ai servizi sociali e devono corrispondere già ora 70 mila euro ai genitori di Martina, quale ristoro delle spese legali. Il denaro viene versato mensilmente sempre sul conto dell’Associazione.
Sottolinea Bruno Rossi: “Io non voglio un soldo, voglio solo giustizia. I responsabili della morte di mia figlia in pratica di carcere ne hanno fatto poco e niente e ora con le lungaggini della giustizia per me e mia moglie continua un vero e proprio Calvario“.
La Corte d’appello ha confermato la tesi dell’accusa secondo cui la studentessa imperiese precipitò dal balcone nel tentativo di sfuggire a una violenza sessuale.