22 Novembre 2024 20:03

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22 Novembre 2024 20:03

Imperia, processo Aldobrandi: “Nell’auto e in casa il sangue di Sargonia”. In aula svelati documenti inediti

E’ stata una giornata chiave, quella odierna, nel processo che vede sul banco degli imputati il 73enne Salvatore Aldobrandi, accusato di omicidio per la morte di Sargonia Dankha, la 21enne scomparsa il 13 novembre 1995 a Linköping, città della Svezia a 200 chilometri a sud di Stoccolma. Christer Branthammer, tecnico forense della polizia svedese, ha infatti svelato, consultando alcuni documenti inediti, relativi agli accertamenti investigativi della polizia svedese presentati dall’avvocato della parte civile Francesco Rubino, che nell’auto e nell’abitazione di Aldobrandi sarebbero state trovate tracce di sangue riconducibili a Sargonia. I documenti, acquisiti dalla Corte, complicano la posizione di Aldobrandi che ora sarà chiamato a spiegare il perché di quelle tracce di sangue.

Imperia: processo Aldobrandi, in aula documenti inediti

C’era molto sangue che colava sotto la guarnizione di gomma del portabagagli – ha spiegato Branthammer consultando il verbale di sequestro e gli accertamenti dell’autovettura di Aldobrandi, una Alfa Romeo Rossa C’era sangue anche sotto il parafango. Abbiamo trovato anche un capello, lungo e scuro, appena sopra la cappelliera“.

Il tecnico forense ha aggiunto che tracce di sangue sono state trovate anche nell’appartamento di Aldobrandi sotto il lavandino del bagno e in camera da letto”.

Successivamente la Corte, presieduta dal giudice Carlo Alberto Indellicati (a latere Eleonora Billeri), ha sentito Hans Nilsson, ispettore della polizia criminale di Linköping, che nel 1995 coordinò le indagini sulla scomparsa di Sargonia.

Nilsson ha spiegato che l’ipotesi primaria, dopo la scomparsa, fu l’omicidio. Per questo vennero eseguiti accertamenti sia a casa di Aldobrandi che nell’abitazione di Sargonia. E proprio a casa di Aldobrandi, ha confermato in aula l’ispettore, vennero trovate macchie di sangue appartenenti a Sargonia. La conferma arrivò confermando le tracce ematiche con quelle dei genitori di Sargonia e con un assorbente trovato a casa della ragazza.

 

 

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