27 Settembre 2024 21:06

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27 Settembre 2024 21:06

Imperia: spostamento Classico in Piazza Calvi, gli insegnanti chiedono un confronto aperto. “Decisione da respingere convintamente. Problemi di isolamento di trasporti”

Il Collegio dei docenti del Liceo Vieusseux, pur valutando positivamente l’assegnazione della nuova sede, ha espresso una posizione critica rispetto al trasferimento del solo Liceo Classico in Piazza Ulisse Calvi

Le preoccupazioni riguardano: 

  • l’isolamento del Liceo Classico dagli altri indirizzi, compromettendo la socializzazione e l’arricchimento reciproco; 
  • – le complicazioni logistiche di un trasferimento a metà anno scolastico e le perplessità sull’adeguatezza della nuova struttura; 
  • – le modalità con cui la decisione è stata presa, senza nessun dialogo con il corpo docente, gli studenti e le loro famiglie. 

Gli insegnanti chiedono quindi un confronto aperto tra le parti coinvolte per trovare soluzioni alternative.

Gli insegnanti chiedono un confronto aperto

“E ‘l modo ancor m’offende. Sul tema dell’assegnazione al Liceo Vieusseux della sede rinnovata di Piazza Ulisse Calvi e del conseguente trasferimento degli studenti del Liceo Classico l’intero Collegio dei docenti ha espresso una posizione critica che ci sembra opportuno condividere e spiegare pubblicamente. Vogliamo per prima cosa chiarire che a nostro avviso l’assegnazione di una sede prestigiosa e recentemente ristrutturata alla nostra scuola è un fatto assolutamente positivo, perché risponde alla nostra necessità di spazi in un momento storico molto difficile per l’edilizia scolastica nel nostro Paese. Allo stesso tempo, però, riteniamo che la decisione di utilizzare questi locali per ospitare unicamente gli studenti del Liceo Classico sia una decisione da respingere convintamente

Una comunità scolastica, infatti, non vive soltanto durante le ore di lezione: anche l’entrata, l’intervallo, l’uscita, le assemblee di istituto, le attività extracurriculari e i numerosi progetti didattici pomeridiani fanno parte della vita di una scuola. In tutti questi momenti gli studenti non sono suddivisi per classe, ma condividono trasversalmente spazi ed esperienze formative. Il Liceo Classico attualmente conta 111 allievi suddivisi in 6 classi: due sezioni per la classe quinta e una sola sezione per le classi dalla prima alla quarta. Oggi questi studenti frequentano la scuola nella sede di Via Terre bianche, assieme ai “colleghi” del Liceo scientifico e del Liceo scientifico opzione scienze applicate, che contano tre sezioni ciascuno; spostare nella nuova sede i soli studenti del Liceo Classico significherebbe privarli di qualsiasi possibilità di relazione con i coetanei, dato che i loro “pari età” sarebbero tutti nella sede di Porto Maurizio, ed è fin troppo facile intuire che questo non favorirebbe di certo la loro socializzazione con i compagni di scuola (né pensiamo che aiuterebbe il Liceo Classico, un indirizzo già di per sé sofferente in tutta Italia per numero di iscrizioni, ad aumentare nei prossimi anni il numero dei suoi studenti: cosa che, naturalmente, vediamo con grande preoccupazione). 

Anche sotto il profilo logistico e organizzativo, inoltre, esistono difficoltà che ci sembrano molto rilevanti. La scuola è un organismo estremamente complesso, e un trasferimento a metà anno scolastico pone problemi enormi (si pensi, ad esempio, all’allestimento dei materiali didattici, alla sicurezza degli studenti, all’organizzazione dell’orario). Sempre secondo quanto ci è stato comunicato durante l’ultimo Collegio docenti, inoltre, sembra che esistano difficoltà anche in relazione alla capienza delle nuove aule rispetto alla composizione delle classi: è emblematico il caso della prima liceo classico, che conta oggi 30 studenti a fronte di una capienza massima di 24 nelle due aule più grandi della nuova sede. Ma le criticità sono anche altre, e vanno ben oltre gli aspetti numerici, sociali e organizzativi. La condivisione, in questi ultimi nove anni, degli stessi spazi tra i diversi indirizzi del Liceo Vieusseux ha avuto un effetto enormemente positivo per tutti, studenti e docenti: come sempre avviene, del resto, quando realtà diverse – anziché restare chiuse nella loro dimensione – si aprono al dialogo

Alla rivalità (spesso anche goliardica) che opponeva “quelli del classico” a “quelli dello scientifico”, reciprocamente percepiti come mondi separati e impermeabili, si è sostituita oggi una comunanza fondata sul confronto, sulla curiosità che gli studenti manifestano per le particolarità che caratterizzano gli indirizzi liceali diversi dal proprio, sulla condivisione di saperi, esperienze e modi di pensare diversi tra loro, ma non inconciliabili: anzi, crediamo fermamente che la più grande ricchezza del Liceo Vieusseux, oggi, sia proprio la convivenza tra ragazze e ragazzi che seguono percorsi diversi ma si ritrovano poi a vivere assieme, in una comunità educante che è stimolante proprio perché poliedrica e multiforme. Questo clima di dialogo e contaminazione positiva, inoltre, ha influito positivamente anche sulla didattica delle diverse discipline, perché lo stesso confronto tra mondi diversi si è verificato e si verifica quotidianamente anche sul piano dell’insegnamento, dato che oggi non esiste più un corpo docente del Liceo classico e uno del Liceo scientifico, ma la maggior parte delle nostre cattedre sono costruite trasversalmente sui tre indirizzi, favorendo uno scambio e un arricchimento continuo e reciproco di saperi, di metodologie, di esperienze didattiche. Per questo siamo profondamente convinti che la scelta di separare il Liceo Classico dagli altri indirizzi rappresenterebbe un grande impoverimento per il nostro Istituto. 

A ciò si aggiunga che questa decisione non è stata in nessun momento discussa con noi insegnanti. 

Forse a causa dell’ambiente in cui viviamo ogni giorno, nel quale promuoviamo il valore del confronto e del dialogo, siamo contrari a ogni decisione imposta dall’alto senza possibilità di dialettica e di negoziazione. Nella scuola esistono organi collegiali che rappresentano le sue diverse componenti: ma solo durante il Collegio dei docenti del 12 settembre il neo Dirigente scolastico del Liceo Vieusseux, prof. Massimo Salza, ci ha informato di una comunicazione ufficiale (datata 6 settembre) con cui la Provincia di Imperia comunicava allo stesso Dirigente che il trasferimento del Liceo Classico nella sede di Piazza Ulisse Calvi era programmato per il gennaio 2025. Questa decisione ci ha stupito e disorientato: riteniamogravissimo, infatti, che nessuno abbia ritenuto utile confrontarsi con noi, che viviamo quotidianamente la realtà della nostra scuola. Non sappiamo se, e in quale misura, l’amministrazione provinciale abbia avuto una interlocuzione con il Dirigente scolastico in carica fino al 31 agosto del 2024, il prof. Paolo Auricchia: di certo il Collegio dei Docenti, fino a poche settimane fa, non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito, e anzi in ben due sedute (l’ultima a giugno 2024) ha espresso l’unanime volontà di discutere e proporre soluzioni alternative al trasferimento del solo Liceo Classico del quale, anche se in via non ufficiale e senza nessuna certezza sui tempi, si parlava da tempo in città. 

Che la decisione sull’utilizzo degli spazi di una scuola debba essere decisa in accordo con la scuola stessa, del resto, non lo dice solo la normativa, ma prima di tutto lo dovrebbero suggerire la logica e il realismo – e su questo punto ci pare che non sia davvero necessario spiegare il perchè. Sospettando, infine, che la decisione di spostare il solo Liceo Classico a Oneglia intenda promuovere in qualche modo l’idea di una scuola d’élite, separata e isolata dalle altre, in una sede prestigiosa e nuova di zecca, è giusto ribadire agli amministratori locali, ai nostri studenti e alle loro famiglie che a nostro avviso non è l’apparenza ma la sostanza del lavoro quotidiano che si svolge a scuola a creare, eventualmente, un vantaggio competitivo; che la storia insegna che ha avuto ragione chi ha abbattuto i muri, non chi li ha costruiti; e soprattutto che il più importante criterio che dovrebbe guidare una scuola in tutte le sue scelte, nel rispetto anche dei valori della nostra Costituzione, è quello dell’inclusività, non quello dell’esclusività.

 Quanto infine al sospetto che i docenti del Liceo Vieusseux siano talmente pigri da non volersi spostare di pochi chilometri, intendiamo senz’altro rassicurare tutti: del resto è del tutto evidente che l’assegnazione della nuova sede comporterà in ogni caso degli spostamenti, a prescindere dalle classi che la andranno a occupare. Ci ha indubbiamente confortato rilevare che il dissenso rispetto a questa decisione non è prerogativa soltanto della componente docente, ma che anzi esso è condiviso da tutti gli studenti del Liceo Classico, dalle loro famiglie e da tutti gli studenti degli altri indirizzi, come ha dimostrato l’assemblea che si è tenuta il 24 settembre scorso. Chiediamo quindi che si apra un tavolo di confronto tra tutti gli attori coinvolti in questa decisione, rivendicando il diritto di poter avanzare proposte e suggerimenti; e auspichiamo che questa richiesta venga accolta, in modo che, attraverso un dialogo trasparente e costruttivo, si possano individuare soluzioni positive e il più possibile condivise”. I docenti del Liceo Vieusseux

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