Finale di Consiglio comunale a dir poco accesa ieri sera a Imperia. Sul dibattito sulle due mozioni contro il progetto del parco eolico Monti Moro e Guardiabella hanno iniziato a volare gli stracci fra maggioranza e opposizione. Il culmine è arrivato con la mozione sul trasporto pubblico locale, che ha visto il sindaco Claudio Scajola abbandonare l’aula, seguito dai consiglieri di maggioranza. Il numero legale è quindi venuto meno e quest’ultima discussione è saltata.
Sul parco eolico iniziano a volare gli stracci e a seguire Sindaco e maggioranza se ne vanno e salta il dibattito sul trasporto pubblico
Il crescendo di animi infuocati è partito dalla discussione delle mozioni contro il progetto del parco eolico: una avanzata dai consiglieri di opposizione Lucio Sardi, Daniela Bozzano, Ivan Bracco (assente) e Loredana Modaffari e un’altra presentata dal consigliere di maggioranza Luca Volpe.
Mozione parco eolico di Sardi, Bozzano, Bracco e Modaffari
Nell’illustrare la mozione di opposizione Sardi ha spiegato: “Il comune di Imperia è coinvolto direttamente per la logistica in quanto il progetto prevede che le pale vengano scaricate a Imperia e trasportate attraverso la città. In questo paese si parla di grandi opere che non si riescono a fare per regole stringenti. Un’azienda dal capitale sociale di 10 mila euro, ma con finanziatori importanti alle spalle, invece può presentare progetto a luglio e imporre di dare osservazioni entro il mese di agosto, perché non c’è sospensione dei termini. Il ministero ha rimandato alle regioni attività di pianificazione per gli impianti di produzione di energia. In Sardegna la giunta regionale sui è presa la responsabilità di bloccare i progetti in essere e pianificare. Lo deve fare anche la Regione Liguria e lo devono fare amministratori liberi da qualunque condizionamento e agire in libertà e non perché qualcuno è stato sostenuto da imprenditori del settore.
Lei sindaco all’inizio era titubante su questa pratica. Nel particolare l’impegno che chiediamo è di attivarsi con la Regione per creare un tavolo di confronto con il ministero, per attivare una pianificazione per le aree per impianti con energia da fonti rinnovabili e non trovarci progetti imposti da altri. Il progetto al momento è stato sottoposto a richieste di integrazioni da parte del ministero”.
Ha proseguito Loredana Modaffari: “E’ un progetto devastante, con sbancamenti, rischio di frane e danni per le falde acquifere, con imaptto paesaggistico enorme per i comuni interessati, che causerebbe un pesante processo di impoverimento per tutto il territorio. Un concreto rischio di disastro ambientale e danno per la collettività. Il ministero deve ancora pronunciarsi. Carlo Ducoli, rappresentate di questa impresa ha dichiarato che il ministero aveva informato gli amministratori e pare strano che nessuno sapesse nulla, anche perché sono stati fatti sondaggi sul territorio. E’ di questi giorni intervento del Mase che ha chiesto alla Soprintendenza di fornire parere in merito a impatto di questo parco eolico e questo vuol dire che la cosa non si è fermata”.
La mozione avanzata dall’opposizione è stata bocciata con 5 voti favorevoli, 18 contrari e un astenuto.
Mozione parco eolico di Luca Volpe
Luca Volpe ha quindi illustrato la sua mozione, sempre sul parco eolico, spiegando che si tratta di un “argomento di assoluta importanza e degno di essere portato in Consiglio comunale in discussione”. Ha aggiunto Volpe: “Abbiamo fatto una mozione nostra perché le visioni sono diverse da quelle della minoranza, che ha dato una visione politica senza fornire soluzioni. Questo progetto di parco eolico è assolutamente non condivisibile. La Provincia attraverso il presidente che è il nostro sindaco ha fatto da capofila per far scrivere a tutti i comuni le motivazioni contro il progetto. Quindi non è vero che il sindaco ha fatto finta di guardare da un’altra parte. Come presidente della provincia ha fatto un decreto preso come base da tutti gli altri comuni”.
Volpe ha poi proseguito evidenziando come l’Amministrazione non sia contraria all’uso di energie alternative, ma specificando che è necessario trovare altri metodi, a cominciare da quello legato al ciclo delle acque. E proprio questo aspetto ha suscitato la reazione del consigliere Sardi. Che ha dichiarato: “Dietro questa cosa buttata lì, secondo me c’è il solito concetto della grande opera, quell’idea di fare un mega invaso in valle Argentina, progetto contro cui il territorio giustamente si è mobilitato. Io ho questo pensiero. Fortunatamente abbiamo visione comune sulla contrarietà a questo progetto dell’eolico”.
Volano gli stracci fra maggioranza e opposizione. Il Sindaco a Zarbano: “Lei è un ignorante”
Matteo Fiorentino di Prima Imperia ha attaccato Sardi: “Lei Sardi sta forzando un’offerta al ribasso. Lei appoggia chiaramente il parco eolico e ha cercato di mascherare il suo appoggio, portando una mozione mascherando il passaggio finale con un ridimensionamento del progetto. Noi decidiamo di non salvare niente. Cosa intende quando scrive di avvio di attività di revisione del progetto? Non si nasconda dietro a un dito ed esponga in modo chiaro la sua posizione. Questi progetti devono essere sostituiti da impianti che valorizzino il ciclo dell’acqua con la creazione di piccoli o medi bacini“.
Le parole di Fiorentino hanno scatenato la reazione piccata di Loredana Modaffari: “Abbiamo presentato una mozione che esprime contrarietà e lei come può consigliere Fiorentino dire che noi siamo favorevoli al parco eolico. Di che cosa sta parlando? Il progetto sta andando avanti e noi e Volpe abbiamo chiesto di esprimere contrarietà. L’unica differenza è che noi chiedevamo l’attivazione di tavoli di confronto indispensabili in questo momento. Auspichiamo che il progetto non passi, ma probabilmente passerà, perché sta andando avanti. Bisogna fare qualcosa di fattivo e non dire stupidaggini come ha fatto lei stasera”.
Alla Modaffari ribatte il Sindaco Claudio Scajola: “Stia attenta alle parole, lei incita alla rivolta”.
Replica la Modaffari: “Io sto cercando di difendermi perché siamo stati accusati di qualcosa di contrario alle carte che abbiamo presentato. C’è qualcosa che non va all’interno di questo Consiglio”.
Luciano Zarbano chiede “a che titolo il sindaco da’ delle raccomandazioni” e sottolinea: “Il sindaco come tutti i consiglieri deve chiede di parlare.
Ribatte secco Claudio Scajola: “Il sindaco può intervenire quando vuole. Si legga il regolamento, Lei è un ignorante”. E a questo punto Luciano Zarbano si alza di scatto, attraversa l’aula e punta diretto verso il sindaco. Ma Scajola non si scompone e ribadisce: “Lei non conosce il regolamento, è un ignorante“.
Alla fine Zarbano torna al suo posto e il dibattito riprende con la consigliera Laura Amoretti del Gruppo Misto che esprime “stupore per l’intervento del consigliere Fiorentino che mina questo consiglio con i toni e con lo stravolgimento delle posizioni altrui”.
Secca anche la replica di Luca Volpe: “Sardi le fa la parte del comunista costantemente. In tutte le cose che facciamo ci vede qualche contrari . E’ una vergogna, lei si dovrebbe vergognare di quello che ha detto. Lei ha insinuato che noi abbiamo interessi su altri progetti in Valle Argentina, ma sta scherzando? Lei ha insinuato una cosa bruttissima. Lei è una persona falsa“. Ribatte Sardi: “Non ho mai detto che ci sono persone legate a interessi. Volpe mi ha attribuito una cosa che non ho detto”.
Alla fine la mozione di Luca Volpe viene approvata con 20 voti a favore, nessuno contrario e 5 astenuti.
Sindaco e maggioranza lasciano l’aula e salta la discussione della mozione sul trasporto pubblico locale di Lucio Sardi
Giunti al momento di discutere la mozione di Lucio Sardi sulle problematiche del servizio di trasporto pubblico locale, il sindaco chiede una mozione d’ordine e interviene.
Dice Claudio Scajola: “Questo consiglio sta acquisendo modi e toni che nulla hanno a che fare con un confronto civile. Il consigliere Sardi ha occupato un terzo della serata per i suoi interventi. Io a questo punto me ne vado. Esprimerò la mia posizione su questa mozione ma non all’interno di quest’aula”.
Claudio Scajola esce dall’aula e lo seguono i consiglieri di maggioranza. La seduta è conclusa per mancanza numero legale.