In seguito ai recenti disservizi che hanno colpito i comuni di Cipressa e Costarainera, il Commissario Ad Acta dell’Ato idrico, Claudio Scajola, ha disposto il “trasferimento immediato del personale e delle reti, degli impianti, delle dotazioni patrimoniali e dei beni strumentali necessari alla gestione del servizio acquedottistico del Consorzio Irriguo e Potabile Cipressa Costarainera a favore di Rivieracqua S.p.A”.
Acqua: disservizi a Cipressa e Costarainera, arriva la diffida del Commissario Scajola
La diffida è stata firmata da Scajola nel pomeriggio di oggi e in base al documento il Consorzio è tenuto a “completare il trasferimento entro due giorni dalla data odierna, garantendo così la continuità del servizio idrico. In caso di mancato adempimento, saranno adottate misure di autotutela possessoria, inclusi il recupero degli impianti e la regolarizzazione giuridica della gestione del servizio, anche con l’ausilio delle Forze dell’Ordine”.
La diffida, come evidenziato nello stesso documento, prende origine dal fatto che, secondo il Presidente della provincia e Commissario dell’Ato Claudio Scajola, il Consorzio Irriguo di Cipressa e Costarainera starebbe gestendo l’acquedotto irriguo e potabile senza averne alcun titolo in quanto le relative concessioni per l’adduzione di acqua dai pozzi risultano scadute dal 2010 e non rinnovate.
Questo è anche il motivo all’origine del motivo per cui lo scorso anno lo stesso Scajola ha annullato motu proprio la convenzione in essere fra Consorzio e Rivieracqua. Sulla vicenda è comunque pendente una causa al Tribunale delle Acque Pubbliche di Torino, che ha respinto la richiesta di sospensiva dell’atto di annullamento e rinviato la discussione nel merito al 18 marzo 2025.
Spiega il Commissario ad Acta Claudio Scajola: “Questa situazione ha portato a gravi riduzioni della portata, con conseguente diminuzione della disponibilità di acqua potabile nei comuni di Cipressa e Costarainera. L’acqua è un bene primario e deve essere garantita a tutti i cittadini. Pertanto, se il servizio non verrà ristabilito entro due giorni, non esiteremo ad adottare misure necessarie per tutelare i diritti dei cittadini“.
Nella giornata di domani, 3 ottobre, per affrontare la questione, è stato convocato dal Prefetto Valerio Massimo Romeo un tavolo tecnico di confronto, al quale sono stati invitati i Sindaci dei comuni interessati, i vertici di Rivieracqua, il Questore e il Comandante Provinciale dei Carabinieri.