“Il Consorzio irriguo e potabile dei Comuni di Cipressa e Costarainera – per legge – non può più gestire e utilizzare le strutture idriche e le tubazioni dell’impianto: le concessioni per derivare acqua acqua ad uso irriguo e potabile sono scadute dal 2010 e quindi l’intera rete – ovvero acquedotti, fognature, impianti di depurazione e altre infrastrutture idriche – è passata di proprietà dello Stato“.
Con queste parole la consigliera provinciale Paola Carli replica a Cristian Quesada, segretario provinciale del Pd e consigliere provinciale, che oggi ai media ha definito la diffida al consorzio “inaccettabile, inopportuna e potenzialmente dannosa per i cittadini di Cipressa e Costarainera“.
“Fa parte del demanio – prosegue la consigliera – Il consorzio in questione non è ricompreso tra i soggetti salvaguardati in seguito all’ingresso del gestore unico del servizio idrico integrato e quindi non ha alcun titolo per conservare la titolarità della rete, che dunque deve essere consegnata e gestita dalla società Rivieracqua Spa, legittima affidataria della gestione del servizio idrico integrato. Lo dice la legge, il Commissario ad acta Claudio Scajola lo ribadisce attraverso la diffida”.