22 Dicembre 2024 22:52

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“Imperia 100 anni, 2000 anni di storia”: inaugurata la mostra archeologica all’Expo Salso. “Di grande livello, raccontiamo una storia che non conoscevamo”/Foto e Video

Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario di Imperia, questa mattina è stata ufficialmente inaugurata presso l’Expo Salso la mostra archeologicaImperia 100 anni, 2000 anni di storia“, alla presenza del sindaco Claudio Scajola, dei bambini delle scuole e delle massime autorità del territorio.  Presente anche Federico Barello, Soprintendente di Regione Liguria.

“Imperia 100 anni, 2000 anni di storia”: inaugurata la mostra archeologica all’Expo Salso

Organizzata dal Comune di Imperia in collaborazione con la Soprintendenza, l’esposizione permette ai visitatori di fare un viaggio attraverso i millenni, esplorando le radici storiche del territorio.

Il percorso espositivo presenta i risultati degli scavi archeologici condotti tra il 2006 e il 2007 in via dei Giardini, dove è stata scoperta una strada romana risalente all’epoca dell’imperatore Adriano (124-125 d.C.).

La via si trovava vicino a un antico approdo, utilizzato fin dall’età augustea, e la sua scoperta ha aperto nuove prospettive sulla storia della Liguria costiera, rivelando uno dei contesti archeologici più importanti della prima età imperiale. Gli scavi, inoltre, hanno documentato l’evoluzione del paesaggio e degli insediamenti attraverso le epoche tardo-antica, medievale e post-medievale.

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“Imperia, 100 anni ma con una storia di 2000 anni. Così abbiamo iniziato 5 anni fa l’avvicinamento al nostro compleanno. Gli 11 comuni che compongono Imperia hanno una storia molto antica. 

Con questa mostra fatta insieme alla Sovrintendenza Archeologica della Liguria, si evidenzia il ruolo centrale che Imperia aveva. 

È una mostra di grande livello, mi auguro accolga l’interesse di tanti e diventerà poi una permanente nel nuovo museo della storia della città”. 

Federico Barello, Soprintendente di Regione Liguria

“È una mostra che nasce da una scoperta casuale, come spesso succede, ma grazie alla collaborazione dei cittadini e l’intervento della Soprintendenza è stato tempestivo, quindi abbiamo potuto fare uno scavo archeologico regolare, recuperando quindi tutti i reperti importantissimi che adesso, a quasi vent’anni di distanza, sono diventati l’oggetto della mostra. 

Attraverso questi reperti noi raccontiamo una storia che non conoscevamo dell’imperia più antica, quando sono arrivati i Romani e hanno realizzato le strutture tipiche dei romani cioè le strade, i ponti ma anche quanto fosse importante già allora Imperia e Porto Maurizio in particolare come porto, perché tutti i reperti rinvenuti ci raccontano di merci, vasi, vetri, anfore che arrivavano da tutto il Mediterraneo, dal Mediterraneo meridionale, dall’Africa, dalla Spagna, dalla Gallia.

Una storia di grandissimi commerci che attraverso i quali possiamo capire quanto fosse importante l’Imperia di allora rispetto al popolamento della Liguria antica. 

Quindi siamo molto soddisfatti di aver realizzato questa mostra in collaborazione col comune perché per gli archeologi la mostra ovviamente il coronamento di un lavoro lunghissimo prima sul terreno, quindi quindi di scavo archeologico vero e proprio, e poi in laboratorio di studio dei reperti, uno a uno, sono stati analizzati, identificati, collocati nello spazio e nel tempo. 

Quindi ci raccontano una storia che va dall’età dell’imperatore Augusto fino all’epoca dell’imperatore Adriano, al 124 d.C., quando Adriano ricostruì la strada che correva lunga la costa in questo settore della Liguria di Ponente”. 

Tra i reperti in esposizione, spiccano monete in lega di rame dell’epoca romana, frammenti di tegole che ricostruiscono le abitazioni dell’epoca imperiale e lanterne a disco e lucerne a olio in ceramica, utilizzate per l’illuminazione domestica. Un‘interessante sezione è dedicata agli oggetti di toilette femminile, come specchi, balsamari in ceramica, aghi crinali e fermacapelli, che testimoniano l’eleganza e la cura personale delle donne dell’antichità.

La mostra include anche una macina circolare in pietra per la lavorazione dei cereali, frammenti di anfore e ceramiche da fuoco, e ceramiche e vasellame in vetro da mensa. Tra i ritrovamenti più curiosi ci sono anche 58 bolli utilizzati come marchi di fabbrica nell’antichità, che offrono uno spaccato sulla produzione e il commercio del periodo.

La mostra è accessibile gratuitamente al pubblico con i seguenti orari: da lunedì a giovedì dalle 10:00 alle 12:30 (su prenotazione per scuole o gruppi di almeno 10 persone), mentre nei pomeriggi di lunedì e giovedì è aperta dalle 15:30 alle 18:00. Nel weekend, da venerdì a domenica, sarà possibile visitarla dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:00.

A cura di Alessandro Moschi

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