Siamo nel cuore dell’autunno, scrutiamo le montagne alle spalle di Imperia e aspettiamo di vederle tingersi completamente di colori caldi come l’oro, il bronzo, il rosso fuoco. Anche chi detesta l’arrivo del freddo lascia uno spiraglio di simpatia per questa stagione che segna il ritorno delle tisane, della zucca, del foliage, del relax sotto le coperte guardando un film e delle passeggiate nei boschi alla ricerca di funghi.
Regole e consigli per raccogliere i funghi rispettando l’ambiente ed evitando rischi per la salute
Ed effettivamente, sono proprio loro i protagonisti di questa stagione: i funghi! Buoni, saporiti, carnosi e divertenti da scovare. Andare per funghi, infatti, non è solo un’attività finalizzata a raccogliere questi preziosi tesori dei boschi, ma un momento di convivialità, aggregazione e ritrovo tra amici e familiari. Un momento speciale insomma, ma che deve essere vissuto nel rispetto di alcune semplici regole fondamentali per l’ambiente e la salute di tutti.
Anche i funghi sono a rischio: le regole per la raccolta
I funghi sono un alimento gustoso, lo sappiamo, ma sono anche alleati fondamentali per mantenere attiva e fiorente la biodiversità delle aree in cui si trovano. Alcune specie, purtroppo, sono state indicate come a rischio dall’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) come il fungo basilisco, siciliano, simile al porcino, ma rarissimo da trovare.
In Liguria e nella provincia di Imperia, a oggi, specie di funghi che rischiano di sparire fortunatamente non ne sono ancora state segnalate. Tuttavia esistono delle regole e dei quantitativi di funghi da raccogliere da non superare proprio per evitare, in futuro, di trovarsi in situazioni rischiose.
Le regole per la raccolta funghi
Sul sito agriligurianet.it troviamo infatti le regole da seguire per la raccolta funghi:
- la quantità massima raccolta complessiva deve essere di 3 kg al giorno, mentre la raccolta giornaliera dell’amanita cesarea (ovolo) deve essere al massimo di 1 kg
- il periodo di raccolta giornaliero consentito si estende dall’alba al tramonto
- per la raccolta può essere usato un bastone purché non venga usato per danneggiare i funghi
- non possano essere assolutamente usati degli strumenti come rastrelli o uncini che possono danneggiare le radici delle piante e il micelio dei funghi presenti nell’humus del terreno
- i funghi non devono essere trasportati in sacchetti di plastica o contenitori stagni (scatole di plastica), ma devono essere contenuti in contenitori aperti (tipo cestino di vimini o scatole di cartone forate)
- non si devono raccogliere o danneggiare funghi non commestibili o velenosi che sono comunque utili al mantenimento del sottobosco
Per la sicurezza di tutti, oltre a queste regole, il consorzio di riferimento può imporne di ulteriori, come l’obbligo, almeno nelle giornate di caccia al cinghiale, di indossare dei giubbotti ad alta visibilità.
Quali sono i consorzi per la raccolta funghi in Provincia di Imperia
Per quanto riguarda poi i consorzi per la raccolta funghi, a termini dell’art. 3 della l.r. 17/2014 e successive modifiche e integrazioni, in Liguria ne abbiamo 34 e, all’interno di essi, la raccolta è consentita solo previa l’acquisto di un tesserino (annuale, mensile, giornaliero…) rilasciato dal consorzio stesso che può essere comprato in loco presso alcuni esercizi autorizzati. Ecco l’elenco dei consorzi in Provincia di Imperia:
- Consorzio Alta Valle Arroscia per la raccolta di funghi e prodotti del sottobosco tra i Comuni di Armo, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pianlatte, Pornassio, Rezzo
- Consorzio Tutela Ambiente Frazione Leverone – Borghetto D’Arroscia
- Consorzio del Comune di Triora
- Comuni di Perinaldo, Bajardo, Ceriana c/o Consorzio forestale Monte Bignone
Ovviamente però, non esistono solo i consorzi come luoghi adibiti alla raccolta funghi. Vi sono foreste, enti Parco nei comuni montani, terreni privati… Per ognuno di essi le regole e l’adozione del tesserino o il pagamento di una cifra specifica per ottenere l’autorizzazione possono variare. Il consiglio quindi è sempre quello di rivolgersi all’ente comunale o alle autorità competenti della zona prima di partire per conoscere tutti gli obblighi necessari a trascorrere una giornata in serenità.
La sicurezza prima di tutto, cosa fare se non si è certi della commestibilità di un fungo?
Dopo una straordinaria giornata di raccolta funghi è tempo di tornare a casa, controllare il proprio cestino e organizzare una meravigliosa cena con amici e parenti assaporando proprio i funghi appena raccolti. Ma se alcuni funghi sono piuttosto semplici da riconoscere anche per i meno esperti, altri potrebbero trarre in inganno e, come si sa, è bene non scherzare laddove non vi sia la certezza della commestibilità del fungo.
Se, infatti, non siete certi di poter mangiare alcuni esemplari potete tranquillamente portarli presso il servizio di controllo micologico delle Asl della Regione Liguria, attivo da settembre a novembre. Per ottimizzare l’iter si consiglia di chiamare l’Asl 1 imperiese al 0184 536868 per verificare l’orario e sede del servizio.
A cura di Selena Marvaldi