21 Dicembre 2024 12:58

21 Dicembre 2024 12:58

Imperia: per l’affaire parcheggio nell’ex bocciofila Pietro Salvo indagato anche Claudio Scajola

In breve: Nell’ambito della stessa inchiesta erano già finiti sul registro degli indagati numerosi dirigenti della Provincia

Anche il Presidente della Provincia e sindaco di Imperia, Claudio Scajola è finito sul registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Imperia nell’ambito dell’inchiesta dai Carabinieri sull’ex bocciofila Pietro Salvo di Corso Roosevelt, acquisita nei mesi scorsi dalla Provincia per realizzarvi un parcheggio per i mezzi dell’ente.

Nell’ambito della stessa inchiesta erano già finiti sul registro degli indagati numerosi dirigenti della Provincia

Nell’ambito della stessa inchiesta erano già finiti sul registro degli indagati numerosi dirigenti provinciali. Ora si è appreso che fra gli indagati compare anche il nome di Claudio Scajola, al quale era stata contestata l’ipotesi di reato di abuso d’ufficio, in seguito depenalizzato. Proprio per l’intervenuta modifica della legge, che nell’agosto scorso ha visto l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio, la posizione di Scajola è quindi destinata ad essere stralciata. Anche se nel settembre scorso il Tribunale di Firenze ha sollevato la questione di illegittimità davanti alla Corte Costituzionale proprio in riferimento all’abrogazione dell’abuso d’ufficio, sospendendo un processo in essere ed i relativi termini di prescrizione fino al giudizio di legittimità costituzionale.

Oltre a Scajola, nell’ambito della stessa inchiesta erano già finiti sul registro degli indagati il segretario e direttore generale di Provincia e Comune, Rosa Puglia e diversi dirigenti della Provincia: il dirigente del settore Affari legali Manolo Crocetta, l’ingegner Michele Russo, dirigente del Settore Infrastrutture, Pier Carlo Gandolfo, geometra sempre del Settore Infrastrutture, che aveva firmato la perizia sul valore della bocciofila e, sempre del Settore Infrastrutture, l’ingegner Fulvio Modugno, che aveva redatto il progetto per trasformare l’area dell’ex bocciofila in un parcheggio, che dovrebbe servire a sopperire alle carenze del Palazzo provinciale.

Secondo gli investigatori vi sarebbero dei passaggi illegittimi nelle procedure attuate per giungere all’acquisizione dell’ex bocciofila da parte della Provincia, nella quale erano presenti delle opere abusive demolite con costi a carico della Provincia proprio per poterne consentire il successivo acquisto.

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