“L’ossessione di una parte dell’opposizione per Claudio Scajola sta assumendo proporzioni insopportabili e francamente imbarazzanti. E imbarazzante è anche il silenzio generale in cui da tempo cadono certe affermazioni, forse perché considerate paradossali – Così in una nota il consigliere comunale Antonello Ranise,
“L’ultima provocazione viene dal post del consigliere Bracco pubblicato ieri. Qui non si tratta di condividere o meno anche aspramente una linea politica, del tutto normale nella dialettica politica, ma di una continua distorsione dei fatti, conseguenza di un pregiudizio sempre e comunque “contro”, allo scopo di attaccare un Sindaco che profonde ogni sforzo possibile per migliorare la città e il suo territorio, cosa che gli è ampiamente riconosciuta dai cittadini.
Siccome Scajola è alla guida di un’ amministrazione che ha stravinto le elezioni relegando la minoranza ai minimi storici, governando con la forza dei fatti concreti e non con parole vuote o inutili sofismi, è purtroppo evidente come per taluni l’unica arma per contrastarlo sia quella del discredito personale sempre e comunque. Accusare Claudio Scajola di essere un pericoloso rivoltoso, sobillatore del popolo, è però davvero grottesco e dovrebbe indurre chi scrive e dice queste cose a riconsiderare il proprio modo di fare politica (e non mi riferisco solo al consigliere Bracco).
Basti pensare al recente consiglio comunale, uno dei peggiori e squallidi che io ricordi. Spiace constatarlo, ma è dall’inizio di questa consigliatura che i toni e i contenuti di un’opposizione guidata da Bracco, Sardi e c. si sono rivelati spesso pretestuosi (basti pensare alla battaglia sulla presunta ineleggibilità del Sindaco, nel solco del peggior giustizialismo volto a ribaltare la volontà popolare nell’aula di un tribunale).
E’ la stessa opposizione radicale e giustizialista che si propone di governare la Liguria, ancorata a vecchi schemi e ideologie sconfitte dalla storia, incapace di governare e inadeguata ad affrontare le sfide del futuro. Mi chiedo se all’interno della minoranza e dello stesso Partito Democratico, non ci sia chi si ribelli ad uno stile becero e volgare, che voglio credere non appartenga a tutti. Quello che è certo è che un tale atteggiamento non fa che isolare sempre di più un’ opposizione che ai fatti contrappone gli insulti e la mistificazione“.