Grande emozione questa notte per lo spettacolo dell’Aurora. Il “magico” fenomeno si è reso visibile anche a Imperia, tinteggiando i cieli stellati della nostra provincia e in generale di tutta la Liguria e del nord Italia.
Ma che cosa è l’Aurora?
Ce ne parla Francesca Manni, studentessa al secondo anno di dottorato in astronomia e astrofisica di Roma Tor Vergata, che attualmente collabora con l’INAF, Osservatorio Astrofisico di Torino, lavorando sull’individuazione degli esopianeti. La sua tesi magistrale si è concentrata sullo studio delle Aurore di Giove.
Contattata dal nostro giornale, Francesca Manni ha raccontato: L’aurora è un fenomeno generato dall’interazione tra il vento solare e l’atmosfera terrestre. Quando il Sole emette particelle cariche queste fluiscono verso la terra, dove vengono deviate dal campo magnetico terrestre. La regione dello spazio che fa da barriera al vento solare è la magnetosfera, mentre l’area in cui le particelle cariche precipitano nell’atmosfera è definita “ovale aurorale”. Le particelle, entrando in contatto con atomi e molecole dell’atmosfera, principalmente ossigeno e azoto, trasferiscono energia che viene poi rilasciata sotto forma di radiazione luminosa visibile, dando origine alle luci dell’aurora (Figura 1).
Le particelle cariche provenienti dal Sole vengono indirizzate verso i poli magnetici della Terra, dove il campo magnetico è più debole e consente di penetrare fino agli strati più bassi dell’atmosfera, attorno ai 100 km di altitudine. Quando l’attività solare è particolarmente intensa l’equilibrio della magnetosfera può essere temporaneamente alterato. L’energia accumulata viene rilasciata improvvisamente, accelerando gli elettroni che generano le aurore.
Le Aurore si manifestano principalmente a latitudini elevate, nelle regioni circumpolari, ma durante eventi di forte attività solare come tempeste magnetiche, possono essere visibili anche a latitudini più basse
L’intensità di queste manifestazioni è influenzata dal ciclo solare, con una maggiore frequenza durante il periodo di massimo solare (previsto per il 2025), quando le macchie solari e le espulsioni di massa coronale (CME) sono più comuni.
La tempesta geomagnetica del 10 ottobre 2024, classificata di livello G4 (“severa”), ha prodotto aurore visibili a latitudini inusuali, come l’Italia (Figura 2). Questo evento è stato causato da un’espulsione di CME emessa il 9 ottobre in seguito a un brillamento solare di classe X1.8, uno degli eventi solari più potenti, che ha raggiunto la Terra il giorno successivo, registrando un’attività con un Kp>7 (scala da 0 a 9) molto intensa.
I colori delle aurore dipendono dalla composizione dell’atmosfera e dall’altitudine alla quale si verificano. L’ossigeno, a basse altitudini e con alta energia, emette luce verde, mentre a quote più elevate o con minore energia, può produrre luce rossa. L’azoto, invece, è responsabile del colore blu. La combinazione di questi gas, può creare il viola, rosa, giallo e bianco delle aurore.
L'Aurora vista dalla webcam del Rifugio La Terza
A cura di Alessandro Moschi