Si è svolto questa mattina, giovedì 17 ottobre, in provincia a Imperia, il vertice fra amministratori e legali del Consorzio irriguo e potabile di Cipressa e Costarainera, il Commissario dell’Ato idrico e Presidente della Provincia Claudio Scajola e dirigenti e tecnici di Rivieracqua.
Al termine dell’incontro è stato predisposto un tavolo tecnico fra i legali del Consorzio Irriguo e i vertici di Rivieracqua. Avranno tempo sino al prossimo giovedì, 24 ottobre alle ore 12, per trovare una soluzione economica in merito alla vicenda dell’acqua nei comuni di Cipressa e Costarainera.
“Che gli impianti debbano andare dentro la società Rivieracqua è la legge” – ha spiegato Claudio Scajola.
In attesa di trovare una decisione, sulla vicenda è intervenuto il Commissario dell’ato idrico imperiese, Claudio Scajola
“Non è scontro muro a muro con l’atto idrico. Io ho il compito di rispettare le leggi e di far funzionare e non far fallire la società. E per farlo tutto è previsto in un piano concordatario che prevede il rispetto delle norme di legge.
Ci sono due punti, Uno, l’acquisizione degli impianti, che è previsto dalle norme, e quello del contenzioso credito-debito fra Rivieracqua e la società del Consorzio Irriguo.
Allora ho deciso di metterli insieme, prima di fare stemperare gli animi, poi di metterli insieme tutti questa mattina. Adesso ho fatto una proposta, prima chiedendo se c’è il desiderio di trovare una soluzione sulla vertenza di carattere economico.
Che gli impianti debbano andare dentro la società Rivieracqua è la legge, e quindi questo è quello che si dovrà fare. Ho detto quindi che entro giovedì prossimo mi deve essere recapitata una proposta definitiva sul piano del debito-credito fra le due, e cioè fra il Consorzio e Rivieracqua.
Li ho pregati di fermarsi ancora adesso, dandogli a disposizione la sala. Abbiamo nominato un piccolo tavolino composto dai rappresentanti di Riveracqua, del Consorzio, dei due comuni, affinché formino sugli indirizzi che io ho proposto e che sono stati accettati una proposta di carattere definitivo che, incominciando a lavorarci da stamattina, mi sia presentata entro giovedì prossimo alle 12.
Se così non sarà, si proseguirà sul piano giudiziario attraverso l’intervento del Tribunale, ma che è una cosa che io cercherei di scongiurare.
Come mai non si è riusciti prima a creare questo tavolo, si è arrivati a quelle posizioni di scontro?
Sono state strumentalizzate perché non è soltanto il caso del Consorzio Irriguo, tutti i comuni hanno dovuto cedere le loro reti come prevede la legge. Così come l’ha fatto l’Amat a Imperia, a Amaie a Sanremo, le altre due società di Ventimiglia, di Arma di Taggia. Nel caso del Consorzio Irriguo c’è stata una posizione più contrastata e quindi gli uffici hanno proseguito come si è fatto negli altri casi.
Poi c’è stato anche l’effetto campagna elettorale che sicuramente ha portato a degli eccessi, ma credo che la soluzione si possa trovare sempre nel rispetto delle norme e con il buon senso che ci vuole sempre. Penso che così sarà“.