27 Dicembre 2024 13:17

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Regionali 2024: le riflessioni di Loredana Modaffari su Istruzione e Cultura. “Massimo impegno per le nuove generazioni” / Video

In breve: Loredana Modaffari, candidata del Pd alle Elezioni regionali interviene sui temi dell'Istruzione e della Cultura

Loredana Modaffari, candidata alle Elezioni regionali per il Partito Democratico, a sostegno della candidatura alla Presidenza della Regione di Andrea Orlando, è intervenuta in merito ai delicati temi dell’Istruzione e della Cultura.

Loredana Modaffari, candidata del Pd alle Elezioni regionali interviene sui temi dell’Istruzione e della Cultura

Spiega Loredana Modaffari: “Partiamo da alcuni dati, poco diffusi, per condividere l’allarmante situazione in cui versano gli edifici scolastici della nostra regione, fanalino di coda per sicurezza e presenza di barriere architettoniche. In Liguria soltanto il 31% degli edifici scolastici statali è in possesso dell’agibilità, il 33% di certificazione prevenzione incendi ed il 29% è privo di barriere architettoniche. Da queste cifre emerge un dato disarmante: il 70% degli edifici sono insicuri e non sono accessibili a portatori di disabilità.

Questa è la cura che Toti ha riservato ai nostri giovani, alla loro istruzione ed al sistema scolastico in generale, asili nido inclusi. Cinque sono stati i crolli strutturali che hanno interessato le scuole liguri da settembre 2023 tra cadute di intonaco, voragini nei pavimenti, distacco di lampade ed altro. Il destracentro che ha sostenuto il Governatore e si ripresenta oggi con lo stesso programma era troppo impegnato a tagliare altri nastri.

Vorrei dare voce ad un altro grido di aiuto giovanile: la dispersione scolastica. La provincia di Imperia eccelle in questo triste primato essendo al primo posto in Regione con largo distacco. Oggi non sono più solo lo status d’origine, la classe sociale e il capitale culturale a determinarne il dato, ma soprattutto la spendibilità del titolo scolastico sul mercato del lavoro e la capacità di guadagno che da questo deriva. La nostra provincia non è più in grado di valorizzare i suoi ragazzi e questo si riverbera in un mondo del lavoro largamente squalificato.

Muoversi in Liguria, visto lo stato delle infrastrutture e del trasporto pubblico, non aiuta certo gli studenti a raggiungere agevolmente i luoghi di studio. Se consideriamo i servizi garantiti ai ragazzi dell’entroterra il dato diventa drammatico. Abbiamo letto dagli organi di stampa della prossima visita nella nostra valle impero del ministro leghista alle infrastrutture Salvini e del fido vice, il ligure Rixi. Speriamo che di magico portino la bacchetta e non il piffero.

Che dire, poi, degli asili? C’è consapevolezza che all’iscrizione riesca ad accedere solo il 30% dei bambini con conseguente negazione alle restanti madri di mantenere un posto di lavoro o di accedere allo stesso, con ulteriore inasprimento della disuguaglianza sociale? Se l’istruzione piange la cultura, tutto fa, meno che ridere. È sotto gli occhi di tutti la mancanza di programmazione da parte del governo Toti. Operatori, associazioni e imprese sono stati esclusi dalle misere scelte culturali legate, esclusivamente, a poco trasparenti assegnazioni di fondi per eventi di cartolina. I giovani sono privi di centri di aggregazione dove poter apprendere e condividere.

La nostra idea di cultura è diversa, la cultura deve essere di tutti e per tutti, deve essere strumento di coesione sociale ed arma per destagionalizzazione del turismo. Per questo nel nostro programma per Andrea Orlando Presidente è previsto un apposito assessorato.

Un esempio a noi vicino. Il Comune di Imperia ha speso intorno ai 4/5 milioni di euro complessivi, ho perso il conto, per la ristrutturazione del Teatro Cavour, riservando 139 mila euro per la stagione teatrale. Numeri che evidenziano la generosità della classe politica riferibile a Bucci quando si occupa di investimenti immobiliari ed eventi autocelebrativi e l’infinita parsimonia quando, invece, si deve dedicare alla cultura per tutti. In quel caso la torta di riso o è finita o si sta tagliando l’ultima fetta!

Massimo impegno, dunque, per una maggiore accessibilità all’istruzione ed alla cultura per le giovani generazioni e per ridare alle politiche scolastiche e culturali la centralità che meritano”.

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