Imperia. Alessandro Casano di Fratelli d’Italia ha inviato un comunicato stampa per esprimere la sua posizione in merito al fenomeno migratorio che sta interessando la nostra provincia.
“Un certo conformismo culturale che fa capo perlopiù ai salotti buoni della sinistra e del mondo animato a tutti i costi di solidarietà e buonismo, continua ad esprimersi contro l’allarmismo che i media, con frequenti eccessi, alimentano sul pericolo di introduzione di nuove o scomparse malattie nel continente europeo, in seguito al preoccupante ed ingravescente fenomeno migratorio.
L’argomento più utilizzato contro il senso di incertezza dilagante tra i cittadini italiani ed europei è quello del basso numero di casi di contagio di malattie gravi fin ora individuati, come se la realtà epidemiologica dei Paesi di provenienza dei migranti non avesse alcuna rilevanza. Stiamo parlando di paesi dove la prevalenza delle cosiddette “ malattie neglette” o “malattie della povertà” come HIV, ebola, TBC, elmintiasi, leishmaniosi, filariosi, epatiti, parassitosi, infestazioni e virosi intestinali ecc. è talmente elevato da assumere spesso caratteri di endemismo. Ciò che più conta è che la maggior parte di queste malattie rischia di passare inosservata ai controlli medici eseguiti sia a bordo delle navi che prestano soccorso che presso le strutture ricettive perché i mezzi e le risorse non sono sufficienti (e spesso inadeguati) a fronteggiare un numero così enorme di migranti.
Non si deve dimenticare poi che, grazie al lassismo delle nostre norme che non prevedono alcun tipo di provvedimento restrittivo nei confronti di chi accede con qualunque mezzo nel nostro Paese, la maggior parte dei migranti presenti sul nostro territorio diventa presto “invisibile” non solo all’Autorità amministrativa ma anche e soprattutto agli organismi sanitari.
A meno che non siano presenti dei sintomi o delle manifestazioni cliniche al momento dell’ingresso nel nostro Paese, le cui frontiere sono di fatto estese a poche miglia dal continente africano grazie all’operazione Mare Nostrum, ciò che noi possiamo sapere dei migranti e del loro profilo sanitario è veramente poca cosa. E nessuno sembra preoccuparsi delle implicazioni epidemiologiche di ognuna delle possibili e potenziali patologie all’interno delle nostre comunità, senza contare il fatto poi che nella quasi totalità dei casi manca qualunque forma di documentazione sanitaria, compreso lo stato vaccinale, dei migranti.
Nessuna malattia può essere utilizzata per stigmatizzare popolazioni o alimentare sentimenti xenofobi ma allo stesso modo non è assolutamente tollerabile la minimizzazione di stampo quasi ideologico del problema delle malattie legate al fenomeno migratorio cui stiamo assistendo in Italia.
E’ necessario e doveroso per gli operatori sanitari e per gli Amministratori assumere un atteggiamento di piena responsabilità e massima precauzione volto a comprendere e gestire la reale dimensione del problema. Senza ipocrisia e senza ideologie , evitando di sottostimare un fenomeno migratorio senza precedenti con risvolti epidemiologici ancora oscuri.
Un gigantesco dispendio di risorse in un’operazione che si rivelerà suicida non può passare inosservato agli occhi dei cittadini vessati e non più tutelati da uno Stato sempre più esoso e ingiusto”.