22 Novembre 2024 13:10

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22 Novembre 2024 13:10

Sanremo: la polizia arresta un cittadino marocchino. Condannato a 2 anni e mezzo di carcere per maltrattamenti nei confronti della compagna

In breve: I fatti per i quali è stato condannato un cittadino tunisino di 56 anni si riferiscono al periodo dal 2020 al 2022

Gli agenti della Sezione Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sanremo hanno tratto in arresto un 56enne tunisino in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Imperia.

I fatti per i quali è stato condannato un cittadino tunisino di 56 anni si riferiscono al periodo dal 2020 al 2022

Nel pomeriggio del 16 ottobre u.s. il personale della Polizia Giudiziaria rintracciava presso la sua abitazione il cittadino marocchino destinatario di un ordine di carcerazione a suo carico per l’espiazione della pena di anni 2 e mesi 6 di reclusione. Dal 2020 al 2022 lo straniero si era reso responsabile del reato di maltrattamenti nei confronti della sua compagna ponendo in essere atteggiamenti vessatori e violenti, oltre a ripetute e continue minaccia ad indirizzo dell’intera famiglia.

Il comportamento maltrattante dell’uomo e la sua pericolosità portavano all’attivazione della procedura del “codice rosso” e l’adozione di tutte le misure necessarie nell’immediato a tutela della vittima. All’epoca, dopo la formalizzazione della denuncia/querela negli Uffici del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sanremo da parte della parte offesa e l’attività d’indagine posta in essere dalla Sezione Investigativa, l’Autorità Giudiziaria presso il Tribunale di Imperia emetteva a carico dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima. L’epilogo della vicenda avveniva con l’emissione di un ordine di esecuzione per la carcerazione a cui l’uomo veniva sottoposto dagli operatori della Sezione Investigativa in data 16 ottobre.

Successivamente a seguito di una richiesta legata ad esigenze personali dell’imputato veniva disposto il differimento provvisorio della pena nella forma della detenzione domiciliare a cui l’uomo veniva sottoposto in data 18 ottobre.

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