Ancora reazioni per l’accenno del ministro e leader leghista Matteo Salvini, questa mattina a Imperia, circa la necessità di avere un Cpr, Centro per il rimpatrio dei migranti, in ogni regione italiana. A farsi avanti è anche Loredana Modaffari, candidata alle Elezioni regionali per il Partito Democratico.
Per la Modaffari, Salvini “rivela il suo modo di fare politica rancoroso, intriso di pregiudizi e violenza verbale”
Sottolinea la Modaffari: “Stamattina sotto i Portici di Oneglia abbiamo passeggiato tra la gente con il nostro candidato a Presidente di Regione Liguria, Andrea Orlando, incrociando il Ministro Salvini, intento a dispensare perle di saggezza sui C.P.R. ed attacchi ingiuriosi nei confronti della Magistratura, con il solito stile che, tra un complimento accattivante alle signore ed un pugno chiuso goffamente nascosto verso giovani, che evidentemente non colgono il pericolo del suo pensiero per la libertà, rivela il suo modo di fare politica rancoroso, intriso di pregiudizi e violenza verbale.
Senza alcun rispetto né per il territorio imperiese, ed in particolare per il Dianese che dovrebbe – a suo dire – esultare per la creazione di un Centro per il rimpatrio nella zona della ex caserma Camandone, né per gli stranieri che finiscono nei Centri, non perché abbiano commesso furti, rapine o aggressioni, ma perché si trovano in Italia senza un permesso di soggiorno, e per questo devono essere rimpatriati, Salvini ha rivelato il suo sogno di avere un Centro sotto casa per espellere i clandestini, evidentemente personalmente, proclamando la necessità di una struttura di tal genere in ogni Regione, e dunque, anche nel Dianese.
E ciò a dispetto dell’ubicazione, infelice da ogni punto di vista, perché, da un lato darebbe il colpo finale alla risorsa principale della zona, che è il turismo, e dall’altro non permetterebbe un controllo effettivo dell’autorità giudiziaria tutelante per gli stranieri e per la collettività.
Salvini, poi, non ha mancato gli attacchi alla Magistratura, unico baluardo a difesa della legalità, vergognosamente attaccata da tutta la destra, che ritiene in questo modo di svincolare dalle palesi responsabilità giudiziarie e politiche sotto gli occhi di tutti in una Regione decapitata dallo scandalo Toti, per chiudere infine con una nota che rivela prepotentemente l’interesse effettivo del nostro Eroe per la nostra Regione che – a suo dire – avrebbe fatto negli ultimi anni passi avanti in tutti i campi.
Considerati i dati di sanità, occupazione, cultura, criminalità, qualità della vita, tristemente conosciuti da tutti, ci chiediamo se si sia reso conto di aver passeggiato nella Città di Imperia”.