Circa 150 persone hanno preso parte nel pomeriggio di oggi, sabato 19 ottobre, al convegno “Effetti avversi e eccesso di mortalità”, tenutosi nell’Aula magna del Polo universitario imperiese e organizzato dall’Associazione ContiamoCi.
Alessandro Casano, chirurgo e referente di ContiamoCi
Spiega il medico chirurgo Alessandro Casano, coordinatore provinciale di ContiamoCi: “Oggi parliamo di una tematica che è un po’ scomoda, infatti il sottotitolo di questo evento di oggi è verità scomode post pandemiche, dove stiamo cercando di andare a capire meglio che cosa è successo dopo la somministrazione in massa di vaccini che di fatto erano sperimentali. Ci sono dei dati che sono rilevanti e che penso che abbiano un’importanza e vadano approfonditi. Noi non vogliamo uscire di qua oggi con delle verità in tasca, ma vogliamo semmai capire di più, sapere di più e porci anche qualche dubbio in più, cosa che ci è stata vietata in tutti questi anni, dove ha prevalso una narrativa ufficiale che era soltanto orientata in un certo senso e quindi questa è la sintesi della giornata”.
Maurizio Rainisio
Sottolinea Maurizio Rainisio, matematico e statistico medico: “A mio avviso non è chiaro se ci sono degli dei legami con la mortalità, perché c’è stato un grave difetto da parte dell’Aifa, dell’Istituto che deve controllare i farmaci per il governo italiano e che non ha per nulla fatto la farmacovigilanza. La farmacovigilanza è quell’attività che controlla gli esiti e gli effetti di un qualsiasi farmaco e si fa per tutti i farmaci. Nel caso di questo vaccino, che è stato approvato con un’approvazione emergenziale e con dei dati minimi di sicurezza, l’Aifa come anche gli altri enti regolatori europei e americani, hanno fallito nel controllare l’efficacia e hanno fallito più nel controllare la sicurezza. Quindi adesso c’è una discussione aperta molto forte su sul fatto che questo vaccino abbia causato gravi effetti collaterali o no. E’ quasi sicuro che ne abbia causati non si sa quanti”.
Quasi tutti i giorni si parla di malori improvvisi e di persone anche che muoiono all’improvviso. Ci sono correlazioni a vostro avviso?
“Io purtroppo sono uno statistico e dipendo dai dati che mi vengono forniti e i dati che mi vengono forniti non ci sono perché chi li dovrebbe fornire cioè l’Aifa non li fornisce. La cosa importante che posso dire e questo lo posso dire perché i dati ce li ho, è che questo vaccino non è servito ai giovani e perché giovani non non avevano danni da parte della covid, non morivano e non hanno avuto vantaggi dal vaccino e li abbiamo messi a rischio, un grave rischio, dandogli un farmaco nuovo e del tutto sconosciuto, li abbiamo messi a rischio senza dargli nessun vantaggio“.
Il numero delle morti vi risulta superiore rispetto al passato o no?
“Ci sono alcuni dati, che però sono parecchio da verificare, perché non sono del tutto precisi, secondo cui mentre nel 2020 per i giovani, con giovani Intendo fino a 29 anni, ci sono stati molto meno morti tra i giovani rispetto allo standard di tutti dei 10 anni precedenti, nel 2023 ce ne sono stati parecchio di più. Perché questo sia successo io non lo posso sapere. Io faccio faccio i conti, però è una cosa che andrebbe studiata in modo molto approfondito. Diciamo che nel 2024 questo non si vede più quindi possiamo da questo punto di vista può esserci un minimo di di tranquillità”.
Valerio Gennaro
Dice Valerio Gennaro, epidemiologo: “Dopo le vaccinazioni non c’è una diminuzione dei decessi e si riscontra però in Italia un aumento di mortalità. Questo è quello che è emerso ed è stato dichiarato onestamente anche da Istat, che pochi mesi fa ha dichiarato che appunto nel 2021 cioè l’anno che avrebbe dovuto avere una riduzione ovviamente dei decessi sia per l’eccesso di decessi scusate il gioco di parole ma dell’anno precedente, perché nel 2020 c’è stato un eccesso enorme di decessi in Italia e in più è stato l’anno appunto dei vaccini, ecco avremmo dovuto aspettarci una riduzione. Ecco Istat ha ertificato che in realtà c’è stato un aumento di almeno 110 mila decessi in più.
Nel 2022 i dati secondo Istat non sono ancora pronti, ma sono comunque dello stesso ordine di grandezza e probabilmente l’eccesso è calcolato anche in modo molto cauto, per cui probabilmente l’eccesso è maggiore ancora e quindi purtroppo la situazione non è stata diciamo brillante.
L’Italia ha avuto dei problemi e secondo me una bella commissione in questo senso di inchiesta, serena e multidisciplinare dovrà fare luce sulla reale dimensione degli eccessi, chi l’ha avuti, in che classe d’età, in che regioni, magari con che terapie, in modo tale da avere una visione appunto scientifica, verificabile da tutti quelli che in buona fede vogliono verificarla per fare chiarezza, verità e anche giustizia spero“.