Nella Sala Consiliare di Palazzo Civico a Imperia, è stato presentato il nuovo volume “Palazzo Comunale e dintorni”, curato dagli storici Maria Teresa Anfossi e Gianni De Moro.
Dopo il restauro degli interni, il Sindaco Scajola annuncia il prossimo avvio dei lavori sulla facciata del Palazzo comunale
Il libro, frutto di un’attenta ricerca tra documenti storici e fotografici, ripercorre le tappe della costruzione della sede comunale, evidenziando gli eventi significativi dell’epoca e i successivi interventi di riqualificazione.
L’evento ha visto anche la partecipazione di Francesco Ferro Milone, nipote dell’artista Cesare Ferro Milone, autore del celebre affresco all’interno della sala Consiliare, che ha offerto una testimonianza personale, tra ricordi famigliari e dettagli biografici sull’opera e l’artista, ricordando che suo padre Marco è raffigurato come uno dei tre bambini nell’affresco.
Lo storico Gianni De Moro, ha illustrato la storia degli antichi palazzi comunali, tra Porto Maurizio e Oneglia, e il ruolo dell’odierno Palazzo Comunale, che venne inaugurato il 15 maggio 1932, dopo l’unificazione degli undici comuni.
La storica Maria Teresa Anfossi ha fatto un approfondimento sui primi dieci anni di vita amministrativa del Comune di Imperia, mentre l’architetto Mario Clemente Rossi ha chiuso la serata, parlando delle recenti opere di riqualificazione che hanno interessato il Palazzo Civico.
Spiega il Sindaco Claudio Scajola: “Un libro importante, che fa la storia del Palazzo comunale, sia con parte grafica che con parte narrativa, che riesce in questo modo a far capire quanto importante fosse allora quella costruzione e quanto lavoro sia stato fatto e abbiamo evidenziato tutto il restauro che è ultimato nell’interno, andando a restaurare con molta attenzione, così come il progettista lo aveva realizzato, con gli arredi tutti restaurati.
Prossimamente partiremo con il lavoro nuovo dell’esterno della facciata e così avremo completato come credo sia doveroso esaltare e mettere in assoluto ordine e rispetto filologico quello che i nostri padri ci hanno lasciato”.