28 Ottobre 2024 07:29

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28 Ottobre 2024 07:29

Elezioni regionali: le riflessioni di Loredana Modaffari (Pd) su Legalità e Trasparenza. “Nessuno spazio per le mafie” / Video

In breve: Loredana Modaffari, candidata del Pd alle Elezioni regionali, interviene sui temi della Legalità e della Trasparenza

“Il principio di legalità rappresenta oggi come non mai la massima garanzia di libertà, perché da un lato impone a tutti il pieno rispetto della legge, e dall’altro prevede che tutti siano uguali di fronte alla legge.
Legalità è un sentimento culturale “Sentire” la legalità significa comprendere il valore della Giustizia intesa come qualcosa di assolutamente concreto, che deve permeare il nostro vivere, tanto da essere uno dei fondamenti da insegnare ai nostri figli“.

Loredana Modaffari, candidata del Pd alle Elezioni regionali, interviene sui temi della Legalità e della Trasparenza

Lo evidenzia Loredana Modaffari, candidata del partito Democratico alle Elezioni regionali, a sostegno della candidatura a Presidente di Andrea Orlando.

Prosegue la Modaffari: “Saper pensare e a ragionare, saper scegliere ed orientarsi in maniera consapevole e, perché no, a scandalizzarsi di fronte ad un’ingiustizia, reagire, e a prendere una posizione autonoma e libera da condizionamenti. E la legalità con la trasparenza dell’attività rivestono un’importanza fondamentale all’interno di un’amministrazione.

Nella campagna elettorale ligure la legalità è terreno di grande scontro, perché la maxinchiesta che ha decapitato Regione Liguria con l’arresto del presidente Toti, di Aldo Spinelli e dell’ex presidente dell’Autorità Portuale Paolo Emilio Signorini, che ha portato a galla un sistema che è quanto di più distante dalla legalità viene censurata e spacciata come mezzo politico. Nella nostra Provincia il lavoro di un pool di Magistrati che ha portato a fondati rinvii a giudizio, a sentenze di patteggiamento, che non sono delibere di assoluzioni, che implicano riconoscimento di responsabilità, è stato definito “discutibile,
molto discutibile”;
un’inchiesta dai risvolti gravissimi, ivi compreso quello del voto di scambio, è etichettata come battaglia politica e non di giustizia da rappresentanti dello Stato.

Direi che questo è decisamente intollerabile! Capisco che si debba giustificare la presenza nelle liste di Bucci di amministratori della giunta Toti, comprendo che sia impossibile obliterare la continuità dell’odierna proposta politica con quella Totiana, e che non sia facile spiegare agli elettori perché si dovrebbe dare fiducia a chi non cambia strada, a chi non prende le distanze da un sistema che ha sottratto risorse ai cittadini, a chi minimizza. Ma a tutto c’è un limite.

Il candidato Bucci, che come Sindaco di Genova, avrebbe dovuto costituire il Comune come parte civile, visto che nel suo territorio, secondo le inchieste, si sarebbe svolto il condizionamento”, dichiara che la mafia e il voto di scambio non sono affar suo.

Evidentemente la legalità non è ritenuto un tema importante. Per noi invece lo è. Nella nostra Liguria, nella nostra Provincia non ci deve essere spazio per le mafie, per la criminalità organizzata, per l’illegalità.

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