“Gestione del Diabete dell’anziano in RSA” – Questo il tema del convegno che si è svolto questo pomeriggio , 22 ottobre, presso l’Hotel Rossini di Imperia. L’incontro, organizzato dalla Asl1, si è aperto alle ore 15 con i saluti dell’assessore Laura Gandolfo e di Luca Volpe in veste di consigliere nazionale dell’unione nazionale enti assistenza e beneficenza . Intervenuti anche Fabrizio Polverini, Direttore sociosanitario Asl1, e Alberto Aglialoro direttore Diabetologia Asl 1.
Fabrizio Polverini direttore sanitario Asl 1
“Come ogni servizio ci stiamo impegnando per cercare di renderlo omogeneo su tutti i vari distretti, anche nelle aree interne. Abbiamo la fortuna di avere degli ottimi professionisti che ci stanno dando la mano, si stanno impegnando proprio a dare la risposta a una patologia cronica che via via sta sempre più aumentando, ma diciamo che riusciamo a dare un servizio ai nostri cittadini abbastanza capillare e diffuso anche nel dare a loro i presidi che servono”.
Alberto Aglialoro direttore Diabetologia Asl 1
“L’evento è focalizzato su questa sottopopolazione che non è trascurabile in termini di numeri, perché ricordiamo che la popolazione diabetica per due terzi è fatta da soggetti che presentano un’età superiore ai 65 anni, e dove la prevalenza della malattia, cioè i numeri della malattia diabetica, salgono in maniera vertiginosa, perché passiamo da un 6% circa della popolazione generale a un 15% negli over 65 e addirittura andiamo oltre il 20% nei soggetti sopra i 75 anni.
Si tratta di una popolazione particolare, sono soggetti che spesso presentano altre patologie associate alla malattia diabetica, che ne so per esempio un pregresso ictus, infarto o un’insufficienza renale, o un deficit cognitivo, una demenza, quindi sicuramente sono dei pazienti che hanno una complessità clinica importante, sono dei pazienti che spesso presentano una fragilità, che spesso presentano anche disabilità e non sono autosufficienti.
Quindi chiaramente come ben capite sono pazienti verso i quali diventa indispensabile un approccio che è estremamente complesso, che richiede quello che viene definito tecnicamente una valutazione multidimensionale per scegliere la terapia giusta per questo tipo di soggetti.
Quello che è interessante sottolineare all’orizzonte è la possibilità di avere a disposizione farmaci innovativi che esistono sul mercato già da qualche anno, che sicuramente vanno a rivoluzionare positivamente l’approccio a questi pazienti Innanzitutto perché questi farmaci riducono il rischio di ipoglicemie, che nel paziente diabetico anziano è un problema molto serio perché l’ipoglicemia aumenta il rischio di mortalità e di eventi cardiocerebrovascolari.
E poi dall’altra parte perché questi farmaci sembrerebbero avere anche un’azione protettiva sullo sviluppo di malattie neurodegenerative, quali Alzheimer, Parkinson, demenza, deficit cognitivo, che sono spesso associate alla malattia diabetica”.