25 Ottobre 2024 23:11

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25 Ottobre 2024 23:11

Imperia: maxi bollette acqua, rimodulate le tariffe idriche per i settori dell’industria e dell’artigianato. “Permetterà di avere maggiore serenità”/Foto e Video

È stato illustrato questa mattina, mercoledì 23 ottobre, presso la sala consiliare della Provincia di Imperia, il nuovo decreto che prevede una rimodulazione delle tariffe idriche. Non saranno toccate le utenze private, ma riguarderanno i settori dell’industria e dell’artigianato.

All’incontro erano presenti il Commissario ad acta dell’Ato idrico Imperiese Claudio Scajola, il Presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria Enrico Lupi, i vertici di Rivieracqua e le associazioni di categoria, CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confindustria.

Acqua: rimodulate le tariffe idriche per i settori dell’industria e dell’artigianato

Nel dettaglio, durante la conferenza stampa, il Commissario Scajola ha spiegato le criticità del Roja e dell’acquedotto. Circa il 90% dell’acqua potabile, viene infatti utilizzata anche per l’uso irriguo o per le imprese. Secondo Scajolastiamo innaffiando, lavando, irrigando con l’acqua potabile perché non ci sono acquedotti irrigui. Questo è uno spreco ed una vergogna”.

“Anche gli scarichi sono un problema – ha ribadito il Commissario Scajola – Abbiamo quindi stabilito che le acque che ad esempio sono usate per il raffreddamento dei macchinari e che prima andavano trattate diversamente con anche un costo elevato, ora possono essere scaricate, come le acque bianche dei tombini, dentro i torrenti”.

A spiegare il nuovo Decreto la dottoressa Ferrari: “Il decreto -spiega la dottoressa Ferrari – prevede una rielaborazione delle precedenti tariffe,  approvate nell’ottobre del 2023, per i commerciali, gli industriali e gli artigianali”

Sono state rianalizzate oltre 12 mila utenze, facendo una ripartizione su tre aree di consumo:

  • Sotto i 700 metri cubi l’anno
  • Tra i 700 e i 5 mila metri cubi l’anno
  • E oltre i 5 mila metri cubi l’anno

Viene quindi ottenuto il seguente risultato:

“Questo consente – prosegue la dottoressa Ferrari – di ridistribuire le tariffe ed consentire, per la maggior parte delle utenze che hanno avuto dei picchi, di tornare nella media. Sono in corso dei calcoli anche sulle bollette precedentemente ricevute.

Consigliamo – conclude la dottoressa Ferrari – soprattutto a quelle utenze che hanno dei consumi stagionali, di mandare periodicamente le autoletture, almeno due all’anno”.

Spiega il Commissario Claudio Scajola

“Oggi abbiamo presentato un decreto che ho firmato il 24 di settembre, dopo molte consultazioni, molti confronti fra tutte le categorie economiche e la società di gestione con la supervisione del commissariato dell’Ato idrico, per trovare e riformulare le tariffe in maniera tale che non ci fosse un’eccessiva penalizzazione di quelli che consumano di più.

Non essendoci acquedotti irrigui e quindi consumano di più l’acqua potabile, ma abbiamo bisogno di proteggere il nostro tessuto economico di non danneggiarlo.

Oggi abbiamo presentato la tabella di questa nuova soluzione con l’accordo complessivo di tutti che permetterà di avere maggiore serenità.

Ma il problema dell’acqua non è terminato con questo accordo. Dobbiamo ancora proseguire un compito lungo, difficile, complicato per garantire acqua sempre a tutti, a costi contenuti, con un servizio idrico che sia l’avanguardia.

Quindi arriveranno le bollette rimodulate con i tempi tecnici necessari.

Oggi anche l’acqua utilizzata per il raffreddamento dei macchinari veniva e doveva essere smaltita come un rifiuto speciale, quindi con un costo di smaltimento. Abbiamo invece interpretato la norma e fatto un decreto e che precisa in maniera chiarissima che se l’acqua utilizzata per scopi di raffreddamento o altri similari che non ha avuto processi di inquinamento, può essere smaltita nelle acque bianche come l’acqua piovana quando va dentro i tombini.

Quindi un buon incontro di chiarimento, di piena condivisione su un percorso di mettere ordine in tutto il settore idrico che è una cosa molto complessa.

Stiamo facendo partire un progetto di massima per piccoli invasi a scopo irriguo.

Uno, siamo riusciti a finanziarlo recentemente nella parte alta della Valle Arroscia, la diga del Ferraia, che permetterà di servire decine e decine di piccole imprese del territorio finanziata con fondi europei.

Dobbiamo potenziare in tutto il nostro territorio l’acqua irrigua e non sprecare l’acqua potabile per innaffiare i nostri giardini, per innaffiare i nostri ortaggi, per innaffiare i nostri fiori. Una trascuratezza annosa sul tema dell’acqua che va recuperata

Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio

“Io esprimo soddisfazione come Presidente della Camera di Commercio perché nel marzo del 2024, Confcommercio, Confindustria, Confartigianato, CNA, si sono rivolte a me in qualità di Presidente per avviare un’interlocuzione con tutto il sistema che sovrintende la distribuzione dell’acqua, la Rivieracqua, il commissario dell’Ato e quant’altro.

Abbiamo iniziato questa attività con un tavolo di concertazione dove poi le associazioni in categoria hanno proceduto, hanno trovato un’intesa ragionata sulle problematiche con Rivieracqua, fino ad arrivare al decreto firmato dal Commissario Ato che riconosce la necessità di rivedere le tariffe con diversi criteri di distribuzione, ma in buona sostanza di vantaggio per le imprese secondo criteri di giustizia. Quindi stamani abbiamo voluto comunicarlo all’esterno e credo che si sia fatta una buona operazione”.

A cura di Alessandro Moschi

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