26 Ottobre 2024 01:33

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26 Ottobre 2024 01:33

Imperia: stop al genocidio in Palestina, venerdì 25 ottobre la fiaccolata per il cessate il fuoco / i dettagli

È stata indetta per il prossimo venerdì 25 ottobre la fiaccolata per chiedere lo stop al genocidio in atto a Gaza, in Palestina, ad opera dell’esercito israeliano che dallo scorso 7 ottobre ha causato la morte di oltre 42 mila persone, la cui stragrande maggioranza civili.

“È un orrore senza fine – scrive il Comitato PALESTINA della Comunità Islamica d’Imperia – la strage che si sta consumando nella Striscia di Gaza, da oltre un anno, contro un popolo che ha avuto la sfrontatezza di voler resistere, sulla sua terra ad ogni tentativo di espellerlo, di sradicarlo dalla sua cultura, dalla sua religione, e farne una torma di schiavi agli ordini dei suoi stessi carnefici o andare ad ingrossare le file della diaspora palestinese in tutto il mondo.

In un anno di eccidi sono oltre 42.000 i martiri accertati, molte migliaia sono sepolti sotto le macerie e più di 100mila i feriti, il 70% di essi sono donne e bambini.

In questi giorni è a Jabalia che si concentra la barbarie dell’attacco sionista, continui bombardamenti che prendono di mira quelle poche strutture ancora rimaste in piedi dove la gente cerca rifugio; massacri, fucilazioni, deportazioni. Il sionismo persegue il suo obiettivo di pulizia etnica nell’ottica della Grande Israele, che nel delirio di potenza dei suoi fondatori ed epigoni dovrebbe comprendere tutta la terra che si estende dal fiume Nilo all’Eufrate, dall’Egitto all’Iraq. 

Tutto ciò con la complicità o la connivenza delle potenze mondiali che non hanno mai smesso di rifornire di armi Israele e vergognosamente lo proteggono nelle istanze internazionali.

Ad onta dei loro popoli che hanno dimostrato e dimostrano la loro condanna del genocidio in atto, i governi degli Stati Uniti, del Regno Unito, dell’Unione Europea e della grande maggioranza dei Paesi arabi sostengono e il genocidio o lo ignorano.

Con tutta la voce che abbiamo chiediamo che cessi la strage, cessi l’appoggio del nostro governo ai criminali sionisti, e si possa iniziare un percorso verso il riconoscimento dei diritti del popolo palestinese, in sicurezza, giustizia e pace. Se i Paesi occidentali e arabi smettessero di rifornire Israele di armi e materie prime, lo Stato ebraico sarebbe costretto a negoziare un cessate il fuoco.

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