28 Ottobre 2024 09:38

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28 Ottobre 2024 09:38

Imperia: il Ministero dell’Ambiente avvia la revoca del finanziamento del Biodigestore di Taggia. Riscontrati “sostanziali elementi di difformità”

In breve: A rischio oltre 6 milioni e 400 mila euro di fondi del Pnrr, fondamentali per la realizzazione dell'impianto di trattamento dei rifiuti

Una tegola pesantissima si abbatte sulla Provincia di Imperia. Mercoledì scorso a Palazzo provinciale è infatti arrivata dal Ministero dell’Ambiente la nota di preavviso di revoca della concessione del finanziamento di oltre 6 milioni e 400 mila euro di fondi del Pnrr, per la realizzazione del biodigestore di Colli, vale a dire l’impianto per il trattamento dei rifiuti di tutto il territorio provinciale.

A rischio oltre 6 milioni e 400 mila euro di fondi del Pnrr, fondamentali per la realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti

Di fatto si sta avverando quanto già si ipotizzava poco più di un mese fa, quando era emerso un parere legale che metteva in forte dubbio la legittimità della procedura seguita. Proprio a seguito di quel parere, la Waste Recycling Imperia Srl, società costituita dall’ATI Idroedil Srl (mandataria) e Waste Treatment Technologies D.V. (mandante), aggiudicataria della procedura aperta con la quale la Provincia di Imperia ha affidato la realizzazione e la successiva gestione dell’impianto, aveva deciso di non sottoscrivere la conformità dell’intervento al principio eurounitario del ‘DNSH’ (‘Do No Significant Harm’ – ‘non arrecare danno significativo all’ambiente’).

Nel documento del ministero, sottoscritto dal Capo dipartimento Ing. Laura D’Aprile, viene scritto nero su bianco che “la scrivente amministrazione intende disporre la revoca del provvedimento di concessione del finanziamento adottato dalla scrivente a favore di codesta provincia in conseguenza della sopravvenuta emersione di sostanziali elementi di difformità del progetto definitivo approvato rispetto ai principi richiamati nel D.M. n. 396 del 2021, nonché nell’Avviso in materia di DNSH (art. 6, comma 1, lett. d, e art. 5, comma 3, in particolare). Si rileva inoltre la sostanziale difformità delle soluzioni tecnologiche presentate rispetto a quanto rappresentato in sede di presentazione dell’istanza di partecipazione all’avviso e valutato dalla commissione tecnica all’uopo istituita”.

Tradotto in parole povere, il Ministero dell’Ambiente accusa la Provincia di aver approvato un progetto definitivo per l’impianto di Colli diverso da quello presentato in sede di istanza per ottenere i fondi del Pnrr. Un’accusa molto grave, alla quale la Provincia avrà tempo dieci giorni per replicare, presentando delle osservazioni.

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