Un aumento della tariffa dell’acqua del 31% in quattro anni. È quanto disposto dal commissario ad acta, presidente della Provincia e sindaco di Imperia Claudio Scajola lo scorso 3 luglio 2024 con un decreto estivo, decisamente poco pubblicizzato, di cui la redazione di ImperiaPost è entrato in possesso.
Rivieracqua: il commissario ad acta decreta l’aumento delle tariffe idriche del 31% in quattro anni
Si passerà dunque da 1,066 € al m3 del 2024 fino ad arrivare ai 1,399 € al m3 nel 2029. All’interno delle sei pagine del documento con oggetto “approvazione della predisposizione tariffaria mti–4 per il periodo 2024–2029 con adozione dell’aggiornamento tariffario ed approvazione dell’ aggiornamento…” si fa riferimento alla difficile situazione economica/debitoria di Rivieracqua e alla relazione di accompagnamento-obiettivi di qualità per il periodo 2024/2029 e del programma degli interventi e piano delle opere strategiche che la stessa ha presentato lo scorso 1 luglio al Commissario ad Acta.
In virtù di ciò – scrive il commissario Scajola – e tenuto conto che “il fabbisogno economico-finanziario, che rappresenta la proiezione numerica degli investimenti da realizzare e dei costi di gestione, integralmente coperto nell’arco di piano dai ricavi tariffari previsti in applicazione delle determinazioni ARERA e dai finanziamenti pubblici già assentiti, in piena aderenza al principio del full cost recovery;
– risulta evidente dai bilanci di Rivieracqua S.p.A., seppur le determinazioni commissariali assunte in ordine ai subentri, alla quantificazione del Valore Residuo spettante ai gestori cessati e alle scelte improntate all’ottimizzazione delle risorse, effettuate sulla base dell’istruttoria condotta, abbiano compresso alcune voci, la significativa esposizione debitoria;
– ci si è posti l’obiettivo di conciliare la sostenibilità economico-finanziaria con quella ambientale, cercando di garantire il rispetto di una corretta allocazione della risorsa disponibile, e, ancora prima, quello di incremento della medesima attraverso interventi strutturali che riducessero le dispersioni, dovute soprattutto alle critiche condizioni in cui versano le reti, con particolare riguardo all’adduttrice principale del Roja.
Un aumento delle tariffe che può essere letto anche in chiave di “regalo” di benvenuto al socio privato (tre le società che hanno partecipato alla gara ACEA Molise srl di Termoli, A2A Ciclo idrico spa e IRETI spa, del gruppo IREN) destinato a subentrare con il 48% delle quote in Rivieracqua che si troverà con un maggior introito garantito. Di fronte a questa determinazione viene anche spontaneo domandarsi se la società non poteva evitare di mettersi un socio in casa dandogli anche il potere manageriale.
Ecco le tariffe dal 2024 al 2029.