23 Dicembre 2024 02:25

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Imperia, processo Aldobrandi: l’analisi psicologica della relazione con Sargonia. “Tentativi di limitare la libertà della ragazza”

In breve: La relazione in aula della psicoterapeuta Francesca Ballabio, perito di parte civile

Si avvia alla conclusione il processo contro Salvatore Aldobrandi, accusato dell’omicidio volontario aggravato di Sargonia Dankha, scomparsa nel 1995 in Svezia. Questa mattina, 6 novembre, in aula è stata anche sentita la psicologa e psicoterapeuta Francesca Ballabio, consulente tecnica nominata dalla parte civile e incaricata di analizzare i meccanismi psicologici della relazione tra Aldobrandi e la vittima.

La relazione in aula della psicoterapeuta Francesca Ballabio, perito di parte civile

Ha spiegato la dottoressa Ballabio: “Ho dovuto valutare, sulla base delle dichiarazioni raccolte nel processo, le dinamiche all’epoca della loro relazione. Ho analizzato le trascrizioni per valutare le caratteristiche e trovare eventuali aspetti di correlazione con le relazioni violente. Ho valutato poi eventuali escalation di violenza basandomi sulla letteratura tecnica e scientifica”.

Secondo la consulente, “ci sono situazioni che, per come descritte, rientrano nel maltrattamento. Ho guardato poi tutte le dichiarazioni dei testimoni e altre situazioni richiamano invece comportamenti di controllo verso la giovane Sargonia, in una fase in cui non vi era più una relazione di coppia. Altro tema relativo alla volontà di controllo sono le continue telefonate. Alcuni testi parlano poi di minacce, insulti e delle dichiarazioni di paura di Sargonia. Altro tema che ho individuato sono i tentativi di limitare la libertà e l’autodeterminazione di Sargonia”.

Sulla relazione della dottoressa Ballabio obietta la difesa: “Non possiamo far testimoniare qualcuno sulla personalità dell’imputato. Non sta analizzando dei contenuti”.

Ma per il giudice Indellicati, “sarà la Corte D’Assise a tenere conto anche del fatto che la consulente inserirà i comportamenti di Aldobrandi, per quanto indicato dai testimoni, nella cornice psicologica di riferimento. Noi valuteremo sia le testimonianze che le dichiarazioni dei consulenti in camera di consiglio”. chiosa il Presidente della Corte.

La difesa ha chiesto al perito di parte civile di tenere in considerazione nelle sue valutazioni che i fatti sono avvenuti nel 1995 in Svezia e che i testi e le analisi sono invece di oggi, concentrandosi quindi sul contesto storico e sociale.

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