Alice Ardoino, 35 anni, alleva pony e cavalli a Tovo Faraldi. Una grande passione per gli animali ora messa a dura prova dai continui assalti dei lupi. Alice li ha immortalati con delle foto trappole e ora chiede un aiuto alle istituzioni per non essere costretta ad abbandonare la sua attività.
Le immagini dei temibili predatori immortalate dalle foto trappole di Alice Ardoino, allevatrice di pony e cavalli
Spiega disperata Alice Ardoino: “Fino a tre anni fa andava tutto bene, poi sono iniziati attacchi dei lupi a dei puledri e lo scorso anno otto pony fattrici sono state uccise, di cui 4 in soli tre giorni.
Dal febbraio scorso fino a luglio sono rimasta in stalla e fra le olive con quattro cani da guardia adulti, sempre presente, io con loro e nel frattempo ho preparato un recinto dove chiudere i pony con i cani. E’ andata bene fino a ottobre, con questo lavoro infinito e spese considerevoli. I cani nel frattempo sono saliti a dieci canni all’esterno nel pascolo e due in stalla. Anche qui con costi di acquisto, mantenimento e vaccinazioni non indifferenti. Durante una notte di pioggia intensa ho messo i cani al riparo e i lupi hanno divorato un puledro. Ne ho 24 in stalla e 17 femmine al pascolo e alla sera chiuse in un recinto con i cani che sento abbaiare quasi tutta la notte da casa.
Nella notte del 30 ottobre hanno attaccato una fattrice ferendola, ma i cani sono intervenuti e li hanno messi in fuga. Ho piazzato foto trappole ovunque e ho sempre visto gruppi di due o tre lupi. Il 28 di ottobre è stato immortalato un branco di sei lupi, tutti insieme e ora non ce la faccio davvero più e inizio ad avere anche paura per me stessa, senza contare che per i pony, con tante spese, ho potuto organizzare una certa protezione, ma per i cavalli diventa una cosa impossibile.
Sono spariti anche i cinghiali. Contro un branco di sei lupi non ho più speranze, manco con i cani. Ci fanno fuori tutti, cani, cavalli e me compresa. È pazzesco, siamo a trecento metri d’altitudine, davanti al mare. Qui i lupi non ci devono più stare, perché così la convivenza non è più fattibile, sono diventati troppi e riproducendosi il loro numero è destinato a crescere. Servono provvedimenti immediati. Se mollo tutto e me ne vado vorrei sapere poi dopo i lupi cosa vanno a mangiare”.
Mariangela Cattaneo, Presidente provinciale della Cia, la Confederazione italiana agricoltori, conosce bene la situazione di Alice Ardoino. E spiega: “Siamo già andati in Regione per sollevare e documentare il problema, chiedendo un intervento almeno per ridurre la presenza del lupo, ma fino ad ora il problema è rimasto.
Servono soluzioni rapide e concrete e confidiamo che la nuova Giunta regionale metta subito mano alla questione, altrimenti i nostri allevatori non riusciranno ad andare ancora avanti per molto. Siamo amici di tutti gli animali, a cominciare da quelli che alleviamo. Non diciamo di sparare ai lupi, ma di effettuare interventi di cattura in modo che si possano trasferire in zone ove non creino danni e non costituiscano un pericolo”.