8 Novembre 2024 16:01

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8 Novembre 2024 16:01

Imperia: inchiesta appalti e tangenti. Colpo di scena, i fratelli Speranza e Luigino Dellerba chiedono il patteggiamento. Abbandonata l’ipotesi di rito abbreviato

Colpo di scena questa mattina, 8 novembre, nell’udienza relativa all’inchiesta sul presunto giro di tangenti per l’assegnazione di appalti pubblici, che vede indagati, tra gli altri, i fratelli Vincenzo e Gaetano Speranza, oltre all’ex consigliere provinciale ed ex sindaco di Aurigo Luigino Dellerba. Proprio loro, infatti, hanno formalizzato in extremis una richiesta di patteggiamento che ha sparigliato le carte in tavola, portando ad un rinvio con sentenza davanti al Gup, per il 10 gennaio 2025.

I fratelli Speranza e Luigino Dellerba abbandonano il rito abbreviato e chiedono il patteggiamento

In prima battuta i fratelli Speranza e Luigino Dellerba avevano richiesto il rito abbreviato, mentre questa mattina, attraverso i loro legali, hanno cambiato posizione, chiedendo appunto il patteggiamento.

  • Vincenzo Speranza, imprenditore edile coinvolto nell’inchiesta, ha presentato in extremis la richiesta di patteggiamento per il reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio (art. 319 del codice penale). Speranza ha concordato una pena di due anni e sei mesi da scontare come servizi socialmente utili alternativi, presso la Croce Bianca di Imperia, ottenendo le attenuanti generiche grazie alla confessione, al risarcimento del danno e alla scelta del rito.
  • Gaetano Speranza, fratello di Vincenzo, ha optato per un patteggiamento con una pena di due anni, con applicazione della sospensione condizionale.
  • Luigino Dellerba, ex sindaco di Aurigo ed ex consigliere provinciale, ha a sua volta patteggiato una pena per due anni, da scontare attraverso servizio presso una casa di riposo, con le stesse attenuanti di Speranza: confessione, risarcimento e scelta del rito.

Le richieste per tutti gli altri imputati

Le richieste per tutti gli altri invece sono:

  • Marino Masi: patteggiamento a due anni, con sospensione della pena;
  • Enzo Macrì: giudizio abbreviato;
  • Piero Aldo Aicardi: giudizio abbreviato;
  • Fabrizio Rosa: rito ordinario;
  • Pier Carlo Gandolfo (dipendente della Provincia): patteggiamento a un anno
  • Roberto Barla (dipendente della Provincia): patteggiamento;
  • Gino Giovanni Manfredi: patteggiamento, con richiesta, da parte del suo legale, l’avvocato Alberto Bellotti, di sostituzione della pena detentiva in pena pecuniaria;
  • Maurizio Barla: patteggiamento;
  • Agostino Gandalino: patteggiamento;
  • Pierluigi Vassale medico INPS (con Ente costituito parte civile): patteggiamento;

La data della sentenza definitiva per le posizioni in patteggiamento è quindi fissata per il prossimo 10 gennaio. Restano da chiarire gli sviluppi per coloro che hanno optato per il giudizio abbreviato o ordinario, le cui sentenze slitteranno alla conclusione dei relativi procedimenti.


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