Grande partecipazione e commozione oggi pomeriggio alla Basilica di San Maurizio per l’ultimo saluto a Fulvio Vassallo, storico esponente del Centrosinistra imperiese.
Al funerale erano presenti familiari e amici e tantissimi rappresentanti delle forze politiche di centrosinistra, in cui Vassallo ha militato nel corso della sua vita. La scomparsa di Vassallo, all’età di 75anni, ha destato sconcerto e profondo cordoglio nel capoluogo ma anche su tutto il territorio regionale. Dopo il funerale, si è tenuta una cerimonia civile al cimitero di Porto Maurizio.
A celebrare l’Omelia l’ex parroco di Piani Don Antonello Dani: “La nostra preghiera oggi è per Fulvio ma deve essere anche una preghiera sicuramente per sua madre, perché il Signore veramente l’aiuti in questo momento, e solo il Signore sa farlo e noi non possiamo conoscerlo.
Se il Signore ci desse la possibilità, negli ultimi istanti della nostra vita, di rivedere ciò che abbiamo fatto, forse cambieremo qualche cosa, forse anche altre cose le lasceremmo esattamente come sono accadute.
Perché credo che ognuno di noi nella vita cerchi sempre di dare il meglio di se stesso, cerchi di dare il meglio di se stesso là dove il Signore ci ha posti, perché ci chiederà conto di quello che è la nostra vita vissuta nel quotidiano, non ci chiederà di cose che non abbiamo fatto o che eravamo affidate ad altri, ci chiederà conto di quello che è affidato a noi.
Il Vangelo diceva che la nostra cittadinanza è nei cieli. È vero, perché quello è il traguardo definitivo della nostra vita, è il momento che vive adesso il nostro fratello Fulvio, quello di entrare in questa nuova cittadinanza. Mi piace usare questa espressione per dire che finché siamo in questo mondo, la nostra cittadinanza è qui, su questa terra. E ognuno di noi deve cercare di costruire al meglio il vivere in questo mondo.
Io ho conosciuto Fulvio in tanti anni del mio essere a Imperia, e sono grato a Don Lucio che mi ha chiesto di celebrarequesto funerale.
Per tante volte con Fulio ci siamo incontrati, per tante volte ci siamo parlati, quante volte al Monumento ai Caduti, a Piani il 25 aprile e tante altre circostanze.
Ebbene la nostra cittadinanza è qui e noi dobbiamo impegnarci a renderla migliore e credo che nel suo impegno, che era un impegno politico ha sicuramente cercato di rendere migliore questa nostra terra, questa nostra città.
Lo ha fatto con tanto impegno, ma anche anche sempre con tanta attenzione e disponibilità verso gli altri.
Non era mai, quando uno si incontrava, una persona invadente. Ogni tanto capita che ci siano delle persone che quando le vediamo cerchiamo di deviare da un’altra parte perché dice adesso mi fa una testa così. Non era il caso di Fulvio, era sempre una persona molto discreta.
Una persona però sempre accogliente, sempre in qualche misura capace di farti sentire la tua auto quando parlavi con lui, anche quando ha ricoperto incarichi importanti in qualche misura per la nostra terra, però sempre con quella semplicità, sempre con quel desiderio di far capire all’altro che se avevi bisogno di qualcosa lui c’era, che quello che poteva fare sicuramente lo faceva se poteva venirti incontro.
E questo era l’uomo che viene prima del politico, perché prima si è uomini e poi si è politici. E nella misura in cui si è uomini, si è anche poi capaci di amministrare la cosa pubblica.
E quindi quando diciamo che renderemo conto di noi stessi a Dio, certamente dovremmo rendere conto di quello che il Signore ci ha chiesto di fare in questo mondo.
Lui ha cercato, sono convinto di servire al meglio con le sue capacità di intelligenza, ma come vi dicevo anche con le sue capacità di cuore, il bene comune. E allora sicuramente adesso il Signore gli renderà merito di questo.
Noi non siamo qui per guardare o per giudicare la sua vita, siamo qui per dire al Signore, Signore accoglilo. Signore, donagli il premio. Signore, guarda tutte le cose belle che ci sono nella sua vita, che sicuramente sono tante. E allora ringraziamo il Signore di avercelo fatto incontrare, sicuramente la sua sposa lo ringrazia per averlo come sposo, la sorella come fratello, come nipote e così via.
E allora noi lo ringraziamo per averlo messo sulla nostra strada, perché quelle volte in cui lo abbiamo incontrato, forse ognuno di noi è uscito più ricco da quell’incontro.
Noi abbiamo dato qualcosa a Lui, Lui ha dato qualche cosa a noi e di questo ringraziamo Dio. Sia lo dato Gesù Cristo”.
Chi era Fulvio Vassallo?
Fulvio Vassallo era entrato da giovane a far parte del Partito Comunista e negli anni Settanta fu eletto nel Consiglio comunale di Imperia e divenne assessore nella Giunta guidata da Giuseppe Torelli. In seguito, negli anni Ottanta, fu vicesindaco di Giovanni Gramondo in quella che divenne famosa a Imperia come la “Giunta Croce e Martello”. A metà degli anni Novanta entrò in Consiglio regionale e fu nominato assessore regionale nella giunta guidata dal Presidente Giancarlo Mori. In seguito fu consigliere regionale di opposizione.
Nel suo curriculum politico anche una candidatura alla presidenza della Provincia di Imperia, quando esistevano ancora le elezioni dirette per l’ente e quindi alcuni anni da consigliere provinciale in opposizione. Appassionato di pallanuoto e giocatore in gioventù, fu anche Presidente della Rari Nantes Imperia. Alle ultime elezioni regionali non aveva mancato di fornire il suo contributo, sempre intelligente ed acuto, in occasione della scelta della candidature all’interno della direzione provinciale del Partito Democratico.