Era il 18 agosto 2020 quando una donna di 47 anni, decise di togliersi la vita lanciandosi dal balcone al primo piano di una comunità terapeutica locale. L’allora direttore sanitario oggi è finito a processo con l’accusa di omicidio colposo proprio per la morte della sua ex paziente.
L’accusa ai danni dell’allora direttore sanitario: difetto di vigilanza
Oggi, sul banco dei testimoni, si sono susseguiti i testi e i consulenti voluti dall’accusa. Diversi medici e specialisti provenienti anche da Genova hanno infatti analizzato approfonditamente gli aspetti della malattia psichiatrica della donna e anche alcuni suoi comportamenti autolesionistici.
L’accusa contesta infatti un difetto di vigilanza proprio nei confronti della paziente che, viste le problematiche, avrebbe dovuto essere sottoposta ad un controllo più rigido evitando alcune attività pericolose, come l’uscire sul balcone per stendere. Proprio a seguito di questa precisa attività la donna avrebbe infatti deciso di lanciarsi dal balcone.
La prossima udienza sarà il 14 febbraio 2025 per sentire i testi della parte civile e della difesa.