28 Dicembre 2024 03:29

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CENTRO PROFUGHI A SAN LAZZARO. IMPERIA CAMBIA: “AIUTARE MIGRANTI IL MINIMO CHE POSSA FARE CITTA’ CAPOLUOGO DI PROVINCIA”

In breve: Interviene anche il gruppo consiliare di Imperia Cambia nella querelle sull'allestimento del centro di smistamento profughi nei pressi del campetto di San Lazzaro

imperia cambia

Interviene anche il gruppo consiliare di Imperia Cambia nella querelle sull’allestimento del centro di smistamento profughi nei pressi del campetto di San Lazzaro.

“Forse stiamo un pò esagerando? Sono usciti comunicati, dichiarazioni e anatemi fuori da ogni logica e avulsi dalla realtà. La richiesta da parte della Prefettura di individuare un’area per gestire lo smistamento dei profughi e` cosa ben diversa da ‘ospitare centinaia di immigrati’, ‘diffusione di ebola e altre malattie’, ‘spendere per loro e non per i nostri’ addirittura nel comunicato del club Forza Silvio di Imperia si titola ‘smaltimento profughi’.
E’ importante, oggi, avere un’opinione sull’immigrazione che vada al di là delle sensazioni e dei luoghi comuni. Da una parte vediamo la solidarietà incondizionata professata da cattolici e sinistra, dall`altra xenofobia di destra che raccoglie le simpatie dei moderati. (un film già visto). E` sbagliato generalizzare, dire che culture ed etnie diverse rappresentino un pericolo per la routine occidentale, cosi` come, al contrario, l`immigrazione generi ricchezza. Sono tesi troppo sintetiche. Il problema e` molto piu` complesso e articolato. Lo ricordiamo a chi e` contro l`immigrazione ed ha badanti e servi arrivati con il barcone, e anche a chi professa solidarieta` e non vuole i propri figli in classe con i figli delle badanti e dei servi di cui sopra.
Siamo molto diffidenti rispetto ai ‘diversi’ e non ci ricordiamo che anche nella nostra storia, quella di ‘noi italiani’, e` stato scritto un triste capitolo di immigrazione, fatto di navi straripanti, valigie di cartone, e lavori umili ed umilianti. Ora la storia si ripete con la differenza che i poveri del mondo ( i piu` poveri!!) non siamo noi.
Rendersi disponibili a gestire un problema reale e gigantesco come quello dei profughi e` il minimo sindacale (dal punto di vista umano) che una citta` capoluogo di provincia puo` e deve fare”.

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