23 Dicembre 2024 03:11

23 Dicembre 2024 03:11

Imperia: pasticcio sulla nuova pista ciclabile. Braccio di ferro fra privato e Comune, intervengono le Forze dell’ordine / Il caso

In breve: L'impresa abbatte una recinzione e l'affittuario di un ex casello ferroviario prima chiama la polizia e poi fa un esposto alla Procura della Repubblica

Colpo di scena nel corso dei lavori della nuova pista ciclabile di Imperia, che potrebbero subire una brusca interruzione o dover prevedere una variante al tracciato. Nel bel mezzo della pista c’è infatti un ex casello ferroviario dove risiede un affittuario delle Ferrovie, con regolare contratto. Che, dopo che le ruspe gli hanno buttato giù la recinzione di casa, ha inviato una diffida a Comune e Impresa, indirizzandola per conoscenza anche a Prefetto, Questore, Corte dei Conti, Procura della Repubblica.

L’impresa abbatte una recinzione e l’affittuario di un ex casello ferroviario prima chiama la polizia e poi fa un esposto alla Procura della Repubblica

Nel documento l’impresa Manelli, che sta eseguendo i lavori di realizzazione della ciclabile, viene formalmente diffidata, insieme al Comune, ad intraprendere azioni di danneggiamento e occupazione di suolo nell’abitazione in questione, che si trova proprio sotto al Palazzo comunale.

Nei giorni scorsi infatti sembra che l’impresa avesse cominciato ad abbattere la vecchia recinzione ferroviaria posta attorno al casello e che l’affittuario abbia fatto intervenire la polizia, fermando le ruspe.

L’affittuario dell’ex casello si è rivolto all’avvocato Sandro Lombardi e al commercialista Giustino Languasco quale perito, entrambi di Imperia, al fine di far valere le sue ragioni. Sembra infatti che la persona in questione non solo sia in possesso di un regolare contratto di affitto valido fino al 2028, ma che nello stesso contratto sia anche previsto il riscatto dell’abitazione con annesso terreno oggetto del contendere.

A questo punto resta da capire se i lavori per la nuova ciclabile potranno proseguire regolarmente, oppure se dovranno essere interrotti o se ancora sarà necessario prevedere una variante nel tratto interessato dal problema.

L’estensore della diffida non si è fermato soltanto alla difesa del suo interesse personale, ma anche chiesto alle autorità competenti che venga verificata la regolarità del progetto ed eventuali varianti rispetto al progetto originario, anche in riferimento alla regolarità dell’impiego dei contributi ottenuti dallo Stato, attraverso il cosiddetto “Bando periferie”, al fine di verificare eventuale danno erariale.

Sempre nella diffida viene anche evidenziato l’aspetto dei diversi milioni di euro di riserve avanzate al Comune dall’impresa Manelli, che potrebbero essere riproposte a fine ottobre.

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