Grande partecipazione questa mattina anche a Imperia, per lo sciopero generale di tutte le scuole superiori e Università d’Italia. La manifestazione, proclamata dalla Rete degli Studenti e dal Collettivo Studentesco 18100 di Imperia, ha raccolto in Piazza Dante circa un centinaio di studenti, ragazzi e ragazze, del territorio.
All’origine della protesta vi è la volontà di manifestare per diritti e sicurezza all’interno degli istituti scolastici. Una volta radunati in Piazza Dante, i ragazzi, scortati da Polizia, Polizia Locale e Carabinieri, hanno camminato in corteo per il centro cittadino, sino a raggiungere Piazza Della Vittoria.
Spiega Andrea Lanfranco del Collettivo Studentesco 18100:
“Chiediamo l’abolizione del PCTO principalmente, pure per ricordare anche i morti del 2022, tra cui Lorenzo Parelli, Giuliano e Giuseppe. Poi chiediamo più sicurezza nelle nostre scuole, visto che cadono tutti i giorni a pezzi, muffa nelle classi, cavi scoperti.
Poi chiediamo soprattutto anche un pochino più di copertura nei trasporti, studenti e studentesse si ritrovano magari a farsi camminate lunghissime per arrivare a scuola o nei giorni in cui piove magari doversi ritrovare sotto la pioggia per ore con pullman che non passano o che non permettono appunto di arrivare a casa nei pomeriggi.
Poi chiediamo appunto l’abolizione degli ITS, gli istituti tecnici superiori con la nuova riforma istituita dei 4 anni più 2 in cui appunto non agevolano gli studenti essendo che dovranno riassumere cinque anni di scuola in quattro anni e ci fanno poi andare a fare stage per i professionali e i tecnici, stage non pagati per due anni, che questi lavori saranno il 60% del monte ore di questi due anni.
Siamo contro il DDL per quando riguarda la repressione delle forze dell’ordine nei confronti sia degli studenti, anche dei prigionieri e per il diritto di manifestare.
La manifestazione partirà da qui, da Piazza Dante fino a Piazza della Vittoria sotto il comune e ci sarà anche in considerazione a prendere un flash mob che abbiamo organizzato a metà del corteo. Durante il corteo faremo molti interventi”.
Aggiungono Anna e Giò della Rete degli Studenti Medi di Imperia:
“Sì, siamo in piazza perché abbiamo deciso appunto di mobilitarci per la manifestazione nazionale degli studenti e abbiamo deciso di portare in piazza delle tematiche che secondo noi sono molto importanti come appunto il caro scuola, come appunto la questione dei trasporti perché sono indecenti, la questione dell’edilizia scolastica perché viviamo in delle scuole che sono pericolose.
Abbiamo deciso di portare temi come l’autonomia differenziata perché comunque anche se magari non come tema principale, però toccano anche noi studenti sulla scuola.
Noi oggi siamo nelle piazze di tutta Italia, non solo qui in Imperia, per una varietà di temi che riteniamo assolutamente doveroso trattare e portare all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica. Ci sono tutti i temi legati alla scuola, quindi edilizia scolastica e trasporti già menzionati dalla mia compagna e ad esempio anche volendo la necessità di
di integrare all’interno dei programmi scolastici un insegnamento di educazione sessuale, affettiva e al consenso, in modo tale da creare uno strumento di prevenzione non soltanto per tutti quelli che sono i rischi legati alla sessualità adolescente vissuta in maniera non aiutata sostanzialmente dalle istituzioni scolastiche, ma anche e soprattutto in maniera da prevenire tutti quelli che sono quelle problematiche legate alla violenza di genere e alla violenza patriarcale.
Noi infatti siamo in piazza anche per rispondere a un appello di non una di Non Una di Meno nazionale che chiede a gran voce che le scuole si rendano partecipi della lotta alla violenza di genere e alla violenza patriarcale.
Ma portiamo anche temi molto più ampi, quali ad esempio la crisi climatica, abbiamo con noi dei rappresentanti del Fridays for Future di staccamento ventimigliese, e ad esempio anche il genocidio che il governo sionista sta perpetuando da ormai più di un anno nei territori occupati palestinesi. al culmine di 75 anni di opposizione militare ai quali noi vogliamo portare una voce di opposizione in tutte le realtà, anche quelle più piccole come la nostra, la realtà imperiese”.
Tra gli studenti anche una delegazione della CGIL di Imperia
Enrico Revello spiega: “Sì, siamo molto contenti di questo risveglio democratico da parte soprattutto dei ragazzi, i nostri figli e i nostri nipoti.
Da troppo tempo si è sostituito delle manifestazioni come quella di oggi con lo scrivere su questi social un qualcosa dove però tutti rimangono isolati e si insultano reciprocamente.
Lo stare insieme, rivendicare i diritti e elementari come quelle di poter studiare qualsiasi sia la condizione sociale di provenienza, credo che sia un buon inizio e questi ragazzi qua oggi ci fanno ben sperare”.
A cura di Alessandro Moschi