23 Dicembre 2024 08:02

23 Dicembre 2024 08:02

Imperia: Alessandro Casano (FdI) spara a zero sul Consiglio superiore della Sanità ligure. “Televirologi in conflitto di interesse”

In breve: Casano interviene quale medico, esponente dell'Associazione Contiamoci e lamenta la mancanza di un cambio di passo

Alessandro Casano, medico e consigliere comunale imperiese di maggioranza, esponente di Fratelli d’Italia e dell’Associazione Contiamoci, contattato telefonicamente dalla redazione di Imperiapost, non sembra affatto entusiasta della creazione del nuovo Consiglio superiore della Sanità ligure, annunciato dal Presidente Marco Bucci in occasione della presentazione della nuova Giunta regionale.

Casano interviene quale medico, esponente dell’Associazione Contiamoci e lamenta la mancanza di un cambio di passo

Spiega Casano: “Prima di tutto, parlo come Associazione Contiamoci. In tanti hanno sperato che con la vittoria del centro destra potesse cambiare qualcosa rispetto al totale appiattimento della giunta Toti sulla mendace narrativa COVID, messa in atto da televirologi in conflitto di interesse e sugli obblighi vaccinali totalmente infondati sotto il profilo etico, morale e scientifico che sono costate lavoro, salute e la vita di moltissime persone. Scelte che saranno oggetto di indagine della Commissione di inchiesta. Senza contare i gravi danni economici.

Chi anche in Liguria sperava di voltare pagina rispetto alla dittatura sanitaria targata PD-5 Stelle e sostenuta dal coro mediatico dei “super esperti” che non ne hanno azzeccata una e hanno mentito spudoratamente su tutto, è rimasto fortemente deluso dalle recenti nomine del centrodestra nella Sanità ligure che non lasciano intravvedere grandi segnali di discontinuità”.

Si riferisce alla creazione del Consiglio superiore della Sanità ligure?

“L’annuncio del Consiglio Superiore di Sanità è altisonante, ma lascia un po’ perplessi, perché, al di là della composizione – ci sono anche stimati colleghi– di sovrastrutture sanitarie sembra che ce ne siano già anche troppe e non ci si è accorti di grandi miglioramenti fino ad oggi”.

Dal punto di vista politico?

“L’impressione in molti elettori è che alla fine non cambia mai niente e la gente a votare non ci va più. Resta solo il voto di apparato, che premia la sinistra con i risultati che proprio oggi vediamo in Umbria ed Emilia Romagna”.

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