Rivieracqua, l’azienda che gestisce il ciclo idrico e fognario di 45 comuni tra le province di Savona e Imperia, ha fatto oggi il punto sulla propria attività, nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso la sede di Sanremo.
Presenti l’Amministratore Unico Giuseppe Torno, il Direttore Generale Angela Ferrari e il Direttore Esecutivo Valerio Chiarelli.
Spiega l’Amministratore Unico Giuseppe Torno: “Rivieracqua è nettamente miglioramento, adesso è una società che ha un capo e una coda, mentre prima era un po’ opinabile la cosa, adesso è una società in ordine, i numeri sono a posto, io sono fiduciosissimo per il futuro.
Ci saranno degli investimenti importanti? Sicuramente, anche per tutta la provincia d’Imperia e per tutti gli imprenditori dell’Imperiese, che ci hanno creduto in questa cosa, direi andiamo avanti così.
Per ridurre le perdite? Noi abbiamo chiamato ad aiutarci sia Leonardo che Almaviva, che sono due colossi dell’imprenditoria nazionale e applicano soprattutto Leonardo la loro teoria sulle armi da guerra in questo campo“
Rivieracqua, il punto degli amministratori
Rivieracqua serve oltre 159 mila utenti, con una rete idrica di 1.500 chilometri e una rete fognaria di 1.000 chilometri. L’azienda gestisce circa 45 milioni di metri cubi di acqua ogni anno, attraverso 14 depuratori. Il consumo totale di energia elettrica ammonta a 56 milioni di kilowatt per gli impianti di sollevamento.
Giuseppe Torno ha delineato il percorso di ristrutturazione dell’azienda “iniziato a maggio 2023 con l’avvio della procedura negoziata per la composizione della crisi. Entro dicembre 2023, Rivieracqua ha predisposto il piano industriale, mentre a gennaio 2024 sono state presentate le proposte ai creditori. A marzo 2024, è stato firmato l’atto notarile che ha consentito di ridurre l’80% del debito aziendale, che ammontava inizialmente a 81 milioni di euro. Il 24 giugno 2024 il Tribunale di Imperia ha omologato gli accordi di ristrutturazione”.
Il Direttore Generale Angela Ferrari ha illustrato i risultati economici della società: ”il bilancio 2023 si è chiuso con un attivo di 364 mila euro, e per il 2024 si prevede un attivo di circa 4 milioni di euro”.
Valerio Chiarelli ha fornito dettagli sugli interventi realizzati e su quelli in programma. “È stato completato l’80% del masterplan del Roya, con un investimento complessivo di 23 milioni di euro nel 2023 e 16,8 milioni nel 2024.
Questi investimenti sono stati suddivisi equamente tra acquedotti, fognature e depurazione.
Un progetto cruciale per il futuro dell’azienda è la riduzione delle perdite nella rete idrica. Entro marzo 2026, Rivieracqua avrà a disposizione 18,5 milioni di euro grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per ridurre le perdite. Un altro obiettivo importante è il collettamento dei reflui di Andora al depuratore di Imperia entro la prossima estate.
Per quanto riguarda il progetto di un Camino sopra il depuratore di Imperia, è stato bocciato dalla Sovrintendenza insiemealla collinetta di copertura, approvando invece una struttura più semplice”.
Angela Ferrari ha sottolineato l’importanza delle tariffe per garantire la sostenibilità dell’azienda oltre all’apporto del socio privato. “Le bollette di Rivieracqua risultano essere inferiori di 89 euro all’anno rispetto alla media nazionale, ma la società ha avviato un’attività di recupero crediti, con la possibilità di sospendere la fornitura in caso di morosità.
Ferrari ha anche precisato che “le bollette, sebbene in attesa di approvazione da parte di ARERA, sono legittime e devono essere pagate. Rivieracqua ha risolto 16 contenziosi con un accordo tra le parti, vinto 8 e perso 1”.