Grande emozione, questa mattina a Diano Marina, per la manifestazione in memoria di Maria Musso, cittadina dianese arrestata il 2 settembre del 1944 e deportata al campo di sterminio femminile di Ravensbruck.
Angelo, nipote di Maria Musso
“Mia zia era la sorella di mio papà ed era come ho detto prima veramente una grandissima persona. Lei è stata un insegnamento per me, per come comportarmi nella vita, perché con quello che ha subito, è sempre stata una persona molto solare nella sua vita, a disposizione dei gli altri e per me è stato veramente un onore essere qua oggi e vedere che la città di Diano Marina, dove lei ha vissuto per tanti anni, gli ha dedicato una panchina che è stata veramente una manifestazione veramente toccante”.
Sabrina Messico – Assessore comune Diano Marina
Una giornata speciale, è stato un evento commovente, emozionante per noi che conoscevamo questo personaggio del nostro territorio che così tanto ha testimoniato i valori di libertà e giustizia, è stata una giornata indimenticabile. La vogliamo ricordare con questa targa che dedichiamo a lei e che tutti i bambini e i dei nostri plessi scolastici ricorderanno sicuramente per il resto della loro vita perché hanno creato e lavorato sulla sua persona affinché il suo messaggio rimanesse veramente inculcato nel cuore e nelle loro menti perché sono convinta che saranno portatori di pace e giustizia. Lo facciamo in un momento in cui a pochi giorni dal 25 di novembre è quanto mai necessario urlare veramente a tutti il nostro messaggio contro la violenza di genere e contro la violenza in generale. Abbiamo a pochi metri la nostra panchina rossa inaugurata lo scorso anno che ci ricorda questo fenomeno disarmante della violenza sulle donne. Combattiamo, anche con un piccolo granello di sabbia come diceva Maria perché questi eventi non debbano mai più accadere”.
Alfonsina Sibilla – Anpi Golfo Dianese
“Noi siamo molto contenti veramente della riuscita di questa cerimonia perché ci tenevamo tanto, anche se in modo tardivo, perché Maria se n’è andata il 17 novembredel 2011 e da tanto tempo noi volevamo ricordarla, perché crediamo che valga la pena far conoscere questa donna che ha resistito con un coraggio da leone. Anche se come diceva Ida Desandre, la sua amica, aveva paura, era una donna timorosa.
È riuscita a fare questa resistenza che ancora adesso mi emoziona, perché come abbiamo già detto, non solo hanno resistito lei e altre donne, anche gli uomini che erano in quei campi, hanno resistito con il loro corpo e con il loro spirito, ma hanno anche cercato di resistere in modo, come si può dire, coraggioso, concreto facendo atti di sabotaggio, è una cosa pazzesca veramente.
Poi lei era una donna generosa, io fortunatamente l’ho conosciuta, era amica della mamma e non diceva niente, io ho un po’ rimpianto come credo lo abbiamo tutti quanti quelli che l’hanno conosciuta, che non l’abbiamo forse capita fino in fondo, che non l’abbiamo aiutata.
Lei dice che solo io ricordo le date, questo fa male per noi dianesi che la conoscevamo e forse potevamo avere più sensibilità, non ci abbiamo pensato. Ci si pensa sempre dopo e quindi oggi sono contenta perché questa giornata mi sembra che abbia reso l’idea di chi è Maria, grazie anche all’Ampi della Valle d’Aossa che con Roberto Contardo ha portato la testimonianza di Ida Desandre, che era la sua mamma, in modo veramente commovente e straziante”.
Simone Falco – Aned Savona e Imperia
“Oggi qui a Diano Marina è stata inaugurata questa panchina dedicata a Maria Musso, deportata politica a Ravensbrück e come ho detto prima la panchina simboleggia la memoria che dura, che va avanti, che prosegue, soprattutto chi non è sopravvissuto dal Lager e i in ricordo di quei pochi ex deportati che sono ancora in vita e che noi portiamo avanti la loro memoria e la loro testimonianza”.
La manifestazione è iniziata questa mattina nella sala Consiliare ed è stata condotta dalla giornalista e scrittrice Donatella Alfonso, autrice insieme a Laura Amoretti e Raffaella Ranise del libro “Destinazione Ravensbrück. L’orrore e la bellezza nel lager delle donne”.
Maria Romana Cirillo, della compagnia teatrale “Amici del teatro” di San Bartolomeo al Mare, e Jacopo Marchisio, della compagnia teatrale “Cattivi maestri” di Savona, hanno raccontato la vita di Maria attraverso la lettura di brani e poesie tratti dal diario di Maria “La ragazza dal fiocco rosso” e da “Il mio granello di sabbia – per non dimenticare”, ristampato per l’occasione a cura dell’Istituto Storico della provincia di Imperia. Una copia del libro è stata donata ai partecipanti.
Roberto Contardo, figlio di Ida Desandré, che aveva condiviso con Maria l’orrore di quel lager, ha portato la sua testimonianza, emozionando i presenti
Alle 11:15, sulla passeggiata a mare di Diano, è stata dedicata una panchina a Maria. La panchina, simbolo di memoria e speranza, testimonia l’orrore subito da migliaia di donne innocenti che Maria rappresenta. Con i suoi versi, Maria ha voluto portare il suo “granello di sabbia” per non dimenticare, e l’intento è che questa panchina diventi un luogo di riflessione per la comunità, un invito a ricordare le atrocità del passato per costruire un futuro di pace, giustizia e libertà.
Alla panchina, gli alunni della scuola primaria e della scuola dell’infanzia hanno letto i versi di Maria “Quello che avrei desiderato” e cantato alcune canzoni in suo ricordo.
L’inaugurazione della panchina sulle note della canzone Auschwitz di Francesco Guccini
A cura di Alessandro Moschi